lunedì 13 settembre 2010

Lima Amissao


LIMA AMISSAO è nato a Calequisse-Guinea-Bissau, vive e lavora a Faenza.
Dopo aver frequentato il corso di pittura si è diplomato all'accademia di Belle Arti a Ravenna nel 1989. Ha allestito mostre personali e collettive ed ha partecipato alle più importanti rassegne nazionali di pittura ottenendo riconoscimenti e premi. 
Ha vinto una edizione del Premio Nazionale di Fighille.
 
 
Cosi' Carlo Polgrossi parla di lui: "Oltre alle tradizioni proprie della sua gente, porta pure con sé i residui culturali della dominazione portoghese connotati anche dal nome e cognome tipicamente lusitani. Artista precocissimo, impasta la creta rubata ai termitai e modella pupazzi di piccole dimensioni, a metà strada tra spiriti maligni del­la foresta e ritratti di amici e compagni. Più tardi copia Madonne presso la scuola missionaria che inizia a frequentare. Verso la prima metà degli anni '70, realizza sculture in materiali diversi, tratte da foto dei combattenti caduti per la libertà del proprio paese. In seguito frequenta la scuola media e quella serale di Arti e Mestieri ed ha occasione di conoscere il pittore portoghese Augusto Trigo che, oltre ai consigli, gli dona alcuni colori ad olio, favorendo in questo modo la sua trasformazione da scultore in pittore.Amissão Lima, al di là dei soggetti che ritrae con quei colori dalle tinte sgretolate, impastati con la polvere ocra del suo villaggio natale, produce forme che paiono logorate dalla sola fatica di essere rappresentate e inducono un senso di pacata e insolubile malinconia. È un pittore del tempo, di quella striscia ruvida lungo la quale, assieme alla nostra vita, tutto si consuma. Di quel tempo a cui nulla può opporsi, neppure la nostra memoria che ne viene sempre irrimediabilmente ed affettuosamente tradita.”
 

Cosi' il critico Umberto Zaccaria parla della sua pittura: "La pittura di Amissao Lima è una pittura amica per la spontaneità della vita quotidiana e i suoi motivi perenni; per la bellezza del suo linguaggio che parla al cuore di tutti di cose e di un tempo sempre attuali; per l'obiettiva evidenza delle sue immagini, che penetrano immediatamente negli occhi perché trovano nella realtà circostante una fresca e sottile aderenza; ed infine per la spontaneità della sua espressione, che prende corpo e sostanza dalla visione libera e aperta del mondo naturale. Le cose che preferisco sono i paesaggi trascolorati, le luminose acque dei fiumi e dei mari, i casolari antichi, i cieli profondi nel giro mutevole ed eterno delle ore e delle stagioni... ogni opera di Lima è una ricca presa sul reale che non fa cadere mai il pittore nell'inespresso e nel vago. 
 
Lima al lavoro in extempore a Fighille
Questa particolarità di visioni colloca il pittore in una posizione di privilegio per i più accreditabili richiami all'onestà pittorica; credo che in questa sua Pittura si rispecchi l'uomo con i suoi caratteri: quadrato e delicato, di una sincerità senza rudezze, semplice e piena di esigenze spirituali. A me basta vedere l’intatta fede con la quale ultimamente persegue i Suoi ideali e notare, nel contempo, come il suo linguaggio sia perfettamente intonato ad esprimere il messaggio.”
                                                                                                                                                

Ringraziamo l'autore per le immagini fornite.

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