Luciano Filippi nasce a Rimini nel 1943. Autodidatta. Dal 1946 al 1952 frequenta il Centro Asilo Svizzero, una esperienza scolastica che risulterà determinante per il suo futuro artistico. Il CEIS, inaugurato il 1° maggio 1946 in una baracca di legno prefabbricata nei pressi dell’anfiteatro romano attua una didattica d’avanguardia con metodiche educative che attribuiscono grande valore al “fare” del bambino. Luciano, completamente a suo agio in questo ambiente ricco di stimoli creativi, manifesta una forte inclinazione per le attività manuali: ama pastrocchiare con la creta e soprattutto disegnare e colorare. Le maestre incoraggiano l’estrosità del bambino colmandolo di elogi; alcune sue opere a pastello richiamano l’attenzione della direttrice, Margherita Zoebeli, che dopo essersi congratulata con il “piccolo artista” li appende in bella mostra alle pareti delle varie aule: rossa, gialla e blu. Successivamente alle scuole Commerciali la sua passione per il disegno e la pittura esplode quando come prof. c’è un pittore: Cesare Filippi il quale diventa il suo primo maestro insegnandogli l’arte e consigliandogli la frequentazione dell’accademia di Belle Arti. Non potendo frequentare l’Accademia per motivi economici fa tesoro dei suoi suggerimenti e insegnamenti. Disegna e dipinge tanto negli anni 60.
Nel 1971
inaugura la sua prima mostra personale al circolo postale di Rimini. Seguiranno
altre 70 mostre circa e un centinaio di presenze in rassegne nazionali ed
estere: Francia, Germania, Spagna, Belgio, Ungheria e Stati Uniti.
Ricchissimo
il palmares dei premi conseguiti. Negli anni 70 frequenta la scuola “i pittori
della strada” di Coriano diretta dal maestro e presidente Mario Massolo e il
maestro Giorgio Rinaldini. Dopo un anno Filippi
diventa segretario e in seguito vice Presidente. Nel 1980 lascia la scuola per
fondarne una sua nella quale per circa 4 anni si fa “Accademia” disegnando e
dipingendo il nudo dal vero.
Presenta il
suo primo catalogo nel 1987 in occasione della mostra “Frammenti della memoria”
alla galleria della chiesa della Crocina di Rimini presentata dal prof. Luciano
Bertacchini docente dell’Accademia di Belle arti di Bologna nonché pittore ed
allievo di Morandi.
Poi è un
susseguirsi di mostre personali e collettive, partecipazioni in rassegne d’arte
in Italia e Europa. Nel 1993 inaugura una mostra personale alla Galleria S.
Isaia di Bologna presentata da Giorgio Ruggeri. Sempre nel 1993
grazie all’amicizia e stima reciproca, il maestro Mario Massolo gli presenta
Jean Louis Droit di Lyon: rappresentante di artisti italiani per lanciarli in
Francia. Collaborano per 10 anni effettuando diverse mostre e fiere in Francia
e Belgio.
Filippi visto da Maneglia |
Negli anni
90 e 2000 l’amico e gallerista Gianni Scarpellini di Rimini ha organizzato
mostre personali e collettive di Filippi nelle varie gallerie da lui gestite
con grande successo fra le quali nel 2010 alla Galleria A
vicolo Pescheria di Rimini.
Nel 2000
conosce Manlio Masini, direttore della rivista culturale “Ariminum” il quale
ebbe l’idea di formare a Rimini un gruppo di pittori chiamati “artisti
riministi”. Oltre Filippi, Mario Massolo, Giorgio Rinaldini, Maurizio Minarini,
Enzo Maneglia, Agostino Marchetti, Guido Acquaviva, Aurora Pandolfini, Germano
Ceschi e Secondo Vannini. Masini li spinge a fare una mostra ogni anno con la
pubblicazione di un libro. Nel 2004 con la mostra alla Sala delle Colonne di
Rimini. Filippi presenta il suo libro “Intrigo e stupore” di
Manlio Masini.
Masini fu un
grande collaboratore nella vita artistica di Filippi e un grande amico.
Nel 2007
inaugura la mostra personale alla galleria dell’immagine di Rimini “la luce rappresa” presentata
da Alessandro Giovanardi. Sempre nel 2007 in occasione della manifestazione con
mostra d’arte di pittori riminesi contemporanei al Palazzo del Podestà di
Rimini: “60 anni di artigianato” fu pubblicato il libro “un racconto” di Silvio
Crociati. Sulla copertina fu scelta l’opera di Luciano Filippi “Ricordando
Fellini”.
Con
l’occasione fu emesso un annullo postale su di una cartolina con alcuni dipinti
in mostra fra cui quello di Luciano Filippi.
Lo stesso
anno fu inaugurata la mostra collettiva degli artisti riministi al Castel
Sismondo, sala Isotta presentata dalla prof. Michela Cesarini.
Nel 2002 su
invito del centro Zavatta Enaip inizia il suo percorso di ceramica. Dipinge e
modella fino ad ora. Espone ogni anno in collettive a Rimini: sala delle
Colonne, Palazzo Podestà e Sala dell’Arengo.
I suoi
dipinti fanno parte di collezioni permanenti: Forlì Galleria di arte
Contemporanea, Fighille (Pg)
Piccolo Museo, Via Crucis di Fighille (Pg), Museo civico l’arte
nella resistenza di Caldarola (Mc), Collezione Residenza "il Glicine"
- Igea Marina, Collezione Ospedale "Infermi" di Rimini, Collezione
Tribunale di Rimini, Collezione Istituto "Villa Salus" di Rimini, Collezione dell’Arma dei Carabinieri
di Rimini, Collezione dell’Ospedale di Stato della Repubblica di San Marino, Museo d’arte
contemporanea Comune di Vetto (Reggio Emilia), Collezione Health
Center di Wasserà (Etiopia).