giovedì 28 febbraio 2019

Visti al museo (171) - Erani

  

Un nuovo importante appuntamento per l'artista Ido Erani (dal 2014 fra i protagonisti del Piccolomuseo di Fighille) che dal 9 al 24 marzo 2019 sarà protagonista della personale "Semplicemente donna" presos la Chiesa della B.V. della Misericordia di Castelnovo di Sotto -Reggio Emilia.




martedì 26 febbraio 2019

Caffè Michelangelo (by Franco Ruinetti)

 


CAFFE' MICHELANGELO



Una mattina al bar



Non regolarmente tutti i giorni, a metà mattina, vado al Caffè Michelangelo, nome che evoca quello fiorentino frequentato dai macchiaioli. Si chiama così sicuramente per nostalgia, dato che il proprietario è nato e ha cosparso la fanciullezza nelle strade, nei castagneti a cercare funghi, sui greppi a Caprese Michelangelo. Ordino un cappuccino, leggo il giornale seduto intorno ad un tavolo, chiacchiero con gli amici quando non giocano a tressette e non di lunedì perché il calcio, ubriacatura dei tartassati dalle tasse, non mi interessa. Vi incontro due pensionati come me, frequentatori a tempo indeterminato e, tra gli altri, Lollo, parente del proprietario, che non sempre batte giusto. Pare che il suo cervello sia azionato dalla corrente intermittente, qualche giorno ci azzecca, è anche simpatico e originale, qualche altro balugina. Dicono che sente il tempo. C'è poi Costante, che lavora solo d'estate, ma gli basta e avanza per tutto l'anno, buon per lui! Quello che dice è come il vangelo. Non vuole essere contraddetto. Ha l'alterco facile.

Spesso le conversazioni-discussioni sorgono dagli articoli dei quotidiani. Come quando Lollo alzò la testa, sferrò un pugno alla pagina de La Repubblica che fece sobbalzare il tavolo.

Stamattina sei più citrullo del solito!?”

“-*A lui troppo e a me niente... tutti i giorni l'indigestione... io invece una fame da lupi.”

Il fatto è che anche in quel giornale così importante era stato pubblicato un lungo articolo, con relativa fotografia, sulla morte improvvisa di Zanza, personaggio di chiara fama nella spiaggia riminese e non solo. Si univa, di media, con 200 donne durante ogni stagione balneare, ma le richieste erano superiori all'offerta cosicché si avvaleva di aiutanti, ragazzi di bottega, per disbrigare gli impegni che era impossibilitato ad assolvere in prima persona. E le favorite erano belle, soprattutto bionde, per la maggior parte scandinave. La sua gloria sembra fosse grande lassù dove il sole è avaro, le ombre sono lunghe, dove quelle che lo avevano conosciuto lo raccontavano come una favola. Era ancora in età lavorativa, in perfetta forma fisica, abile ad incrementare per qualche altro anno il turismo femminile.

Non è giusto, non c'è più religione”, ringhiava Lollo.

Ha fatto bene il prete a non volerlo in chiesa”:

E' finito a cavallo, da eroe, nell'adempimento del suo lavoro.”

Quanto tempo gli sarà mancato per prendere la pensione a quota 100?”

Altro che quota 100! Fa il calcolo: trent'anni di attività moltiplicato 200 fa quota 6000.”

Perché non l'ha voluto in chiesa? Quel prete lì deve cambiare mestiere, ha preso il posto del Padreterno. Che ha fatto di male Zanza? Ha fatto solo del bene, Ha preso e procurato piacere.”

Lui tanto, io niente...

Lollo finiscila, vorresti morire prima del tempo come Zanza?”

No. Questo no. La vita è più bella delle donne.

 

Un'altra mattina al bar



Accecato l'ultimo sole di San Martino, supplemento dell'estate, quella mattina s'era presentato l'autunno all'improvviso, vestito di freddo e grigio, subito gonfio di uggia, col cielo piagnucoloso. Sembra impossibile che lo stesso cielo, poco tempo prima, fosse così luminoso d'azzurro, nel quale sfrecciavano le rondini con le loro divise d'ordinanza bianche e nere. Pensai che l'unico approdo era il bar e vi approdai per distrarmi col borbottio della macchina del caffè, per annegare, almeno temporaneamente, i pensieri conversando con i soliti amici. Lollo, col tempo brutto e umidiccio parlava più sciolto di sempre, soltanto ogni tanto gli si arruffava qualche parola. Procedeva diritto, tutto di seguito:

Vado a letto presto perché di notte vengono in camera la mia mamma e la mia nonna, ambedue.”

Ma tu le sogni?”

Sempre... qualche volta e non le posso abbracciare perché sono niente, figure fatte di aria.”

Interessante!“ esclamò l'amico professore in pensione.

Non appare soltanto la Madonna, di rado, a chi vuole e sceglie Lei. Io ho capito dove vanno i morti. Ritornano a casa, da chi gli vuole bene e li pensa, fa preghiere per loro, li tiene con sé, non li lascia soli nel freddo e nel buio. Non hanno sempre il permesso. Vengono quando hanno la libera uscita.”

Interessante, ripeté il professore, questa è escatologia!”

A me non mi dici quella parola, io ti do un cazzotto...” E così dicendo alzò in aria il pugno.

No Lollo, il professore non ti ha offeso, ha detto soltanto che tu vai oltre la vita.”

Voi fate discorsi da matti, io vado dove mi pare.”

A questo punto mi venne in mente, malauguratamente, di raccontare un fatto che mi era capitato, inspiegabile e che non avevo mai raccontato.

Gli amici erano tutto orecchi.

Era una notte come la pece. Viaggiavo in macchina con mia moglie, direzione Rimini. Avevo appena valicato Via maggio ....”

Non la tirare per le lunghe.”

Quando attirò la mia attenzione un grande palazzo rinascimentale con cinque ampie arcate, con finestre sormontate da timpani a triangolo chiuso, con due segnapiano, il tutto perfettamente scandito in una luce lattea immota, che contrastava col buio separato da un taglio netto.”

Il Lollo lo posso capire, ma da te non me lo aspettavo.”

E' stata un'apparizione, continuai. Su quel versante del monte non c'è e non c'è mai stato niente.”

Queste visioni possono verificarsi facilmente dopo una cena con allegre libagioni.”

No. Non avevo assolutamente bevuto. Inoltre chiesi a mia moglie di guardare là e vide la stessa cosa.”

Sarà stata a cena con te.”

Questa insinuazione mi colpì e risposi alzando la voce.

Mia moglie è assolutamente astemia, neanche a Natale beve un goccio di spumante, puoi non credere a quello che dico, ma non ti permettere di offendere...”

A questo punto Lollo mi mise una mano sulla fronte come si fa per sentire la febbre. Mi calmai subito.

Non dare ascolto a Costante, non lo pensare, fa rima con ignorante, lui crede soltanto ai piatti di pastasciutta.”

Lollo poteva permettersi di dire qualsiasi cosa. Da lui tutti accettavano quello che diceva, anche se volava sopra le righe.

Comunque al bar con i vecchi amici ci si può anche scontrare, tanto il giorno dopo si ricomincia da capo.

lunedì 25 febbraio 2019

Gli spilli di maneglia (338)

 


....con il voto on-line sulla piattaforma Rousseau si è deciso il futuro-prossimo del ministro Salvini....

domenica 24 febbraio 2019

sabato 23 febbraio 2019

Testi dal Catalogo di FighilleArte 2018 (3)

 

Proponiamo i testi introduttivi pubblicati nel catalogo 2018 del nostro premio di pittura:
 

La 37^ edizione del Premio Fighille è stato un ulteriore successo sia per il numero dei partecipanti, quanto per la qualità delle opere. I dipinti pervenuti e quelli realizzati ex tempore erano oltre 500, cioè tanti da coprire tutte le pareti delle aule e dei corridoi dell'edificio scolastico che fungeva da grande articolata galleria. Altre opere erano, inoltre, esposte sotto l'ampio tendone a lato del piazzale. L'impegno degli organizzatori è stato, come sempre, notevole. Anche alcuni ragazzi, come Sabia e Diego, si sono dati da fare. La Pro Loco, al proposito, invita i giovani, maschi e femmine, a collaborare nel corso delle venture edizioni. Promette, come compenso, la soddisfazione di essere utili, che è lo stesso salario degli altri.
La gente: tanta.
Non c'era uno spazio libero.
L'affluenza è stata favorita dalla clemenza del tempo. Il sole di ottobre fa carezze. E' piacevole. E' stato forte anche l'invito a partecipare alla festa del manifesto firmato Man comparso sui muri di paesi e città della Valtiberina. Era un simpatico scacciapensieri a colori.
Io sono un veterano di questa manifestazione, c'ero anche prima degli attuali responsabili, spalleggiavo il vulcanico, eppur pacifico, Americo Casi, così posso dire di aver conosciuto, nei decenni una moltitudine di artisti, alcuni dei quali da sempre partecipano a questa gara e si sono innamorati di Fighille, che è solo una borgata nella campagna, ma offre simpatia.
Con loro ho stabilito un'amicizia a periodicità annuale, il bello è che, quando ci si rincontra, si riprendono le fila degli stessi discorsi.
“T'è passata la gotta?”
“Quella va e viene, ora ho il mal di schiena e ho aumentato la razione quotidiana di pillole...”
Ad un altro pittore, che è separato da vent'anni, chiedo come sta sua moglie e lui si arrabbia, ma non so se per scherzo o sul serio.
“E' un piranha, m'ha ridotto all'osso, non me la nominare, lo fai apposta per guastarmi la giornata...”
Luigi non è un pittore, ma è sempre presente. E' un fine dicitore. Ama l'arte e i cani che porta con sé da Firenze.

Questo evento è uno specchio dell'arte contemporanea.
Molte tendenze sembra siano in via di estinzione. Non si vedono demistificatori estremi alla guisa di Piero Manzoni e anche i naifs sono in via di estinzione, mentre il surrealismo traspare, ma solo raramente, in varie contaminazioni. Ormai quasi tutte le opere sono da annoverare nell'ambito del figurativo, risultano chiaramente leggibili e interpretabili, però non sono calligrafiche perché rappresentano anche lo stato d'animo dell'autore. Come a dire che sono più o meno bugiarde per raggiungere più profondamente o poeticamente la verità.
Tutti d'accordo, una volta finalmente, sull'esito finale.
Quest'anno ha vinto il toscano Massimo Cantini con un dipinto che rappresenta una donna e vari simboli. E' un lavoro pieno di luce, di bellezza, di materia, spiritualità, di realtà e fantasia. Secondo classificato il laziale Gianni Mastrantoni. La sua opera parla della sofferenza straziante con l'insidia tesa del filo spinato, in uno sfondo incerto, senza tempo. I colori sono forti, come è forte l'amore della madre che abbraccia il figlio.
Il terzo premio è andato al vicentino Luigi Bernardi, vincitore della precedente edizione. La sua “Composizione” è una musica, a larghe note, che sorge dalla tavolozza.
Il veneto Lucio Trabucco ha invece vinto l'estemporanea realizzando un dipinto dalla luce intensa, bagliore di poesia, raffigurante una poetica visione notturna del paese di Fighille.
Nel corso della premiazione è stato mostrato al folto pubblico un quadro del compianto Franco Cartia di origine siciliana, nel passato più volte concorrente e che pure ha vinto a Fighille. In quell'opera la materia si sublima nella luminosità dei cieli, che ora sono la sua casa, dove lo ha raggiunto un caloroso applauso.
Inviamo agli archivi quindi una nuova edizione di successo con gli organizzatori già al lavoro per il 2019.
Franco Ruinetti

venerdì 22 febbraio 2019

Testi dal Catalogo di FighilleArte 2018 (2)


 

Proponiamo i testi introduttivi pubblicati nel catalogo 2018 del nostro premio di pittura:
 

Consegniamo agli archivi una nuova edizione del Premio Fighille, la trentasettesima, autentica eccellenza del nostro territorio che ogni anno richiama in questo piccolo paese della Valle del Tevere, artisti e appassionati d’arte per una due giorni intensissima e ricca di emozioni visive e concettuali. Considerando il numero dei partecipanti e il livello dei premiati, questo evento si è riconfermato giustamente come uno degli appuntamenti più seguiti ed importanti del settore a livello nazionale. Anche quest’anno, gli organizzatori sono riusciti nel non facile compito di presentare al proprio folto, affezionato ed esigente pubblico, un’ampia rassegna di espressioni artistiche e di novità, talune innovative, molte altre nel solco della tradizione. Era un successo annunciato e tale si è confermato. A nome dell’Amministrazione Comunale ringrazio tutti coloro che lo hanno reso possibile. È inoltre motivo di grande soddisfazione veder crescere, ogni anno di più, il Piccolomuseo, la pinacoteca che la ProLoco ha creato negli anni e che è, per tutto il nostro Comune, motivo di vanto ed orgoglio. Come Amministrazione Comunale sentiamo il dovere di farla crescere e consolidarla nel tempo.
Questa sarà la sfida dei prossimi anni.
Il Sindaco di Citerna Giuliana Falaschi