sabato 18 settembre 2010

Rapiti Maurizio


Maurizio Rapiti è nato nel 1985 a Sansepolcro e lavora nella vicina Città di Castello.
Dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore si dedica alla pittura nello studio del padre Giovanni. Grazie al proprio stile e alla tecnica conseguita riesce subito a farsi apprezzare nel settore ottenendo diversi riconoscimenti nei concorsi di pittura, nonché premi.
La pittura di Maurizio Rapiti colpisce per l'assoluto realismo delle sue pennellate, un realismo che al tempo stesso è costellato di simboli che rimandano all'esperienza surrealista di pittori quali Magritte. Ed è in questa fusione di reale e onirico che le opere di Maurizio Rapiti trovano la propria ragion d'essere, e mentre il reale si esprime nelle forme e nei giochi di luce e ombre, la componente onirica è lasciata alle scenografia delle opere e agli elementi ivi disposti allo scopo di interagire con l'osservatore chiamato spesso a individuare rimandi e citazioni. Maurizio Rapiti è infatti anche meta-pittore, nei suoi quadri ribalta spesso il ruolo raffigurante-raffigurato ponendo, ad esempio, nelle mani del soggetto raffigurato un pennello con il quale possa dipingersi. E' così che il pittore diventa egli stesso soggetto del suo quadro e nel suo essere consapevolmente prigioniero del processo di creazione se ne prende gioco barando nella sua rappresentazione.


Maurizio Rapiti costituisce una dei talenti piu' interessanti fra i giovani artisti valtiberini.
Negli ultimi anni è stato piu' volte premiato nei piu' importanti concorsi di pittura nazionali: Biennale di Soliera, Biennale di Civitella, Premio Chimera ad Arezzo e Premio Nazionale di Pittura di Fighille.
Ha recentemente partecipato alla Mostra al Museo di Arte Contemporanea di Chieti per il Premio Cascella e la Mostra nei Chiostri di San Domenico di Reggio Emilia per il Progetto Artquake.
Ulteriori informazioni sull'artista alla pagina web: www.artbreak.com.
Di seguito alcune sue opere recenti:


Clicca qui per visualizzare le opere presenti nel piccolomuseo di Fighille