domenica 31 dicembre 2023

L'ultimo del 2023.... guardando al 2024 (by Man)

 

 Nell'ultimo giorno dell'Anno vi giungano i nostri auguri attraverso questo lavoro del grande Man ! buon 2024 a tutti !

lunedì 25 dicembre 2023

Gli spilli di maneglia (581)

         

 

....giungano a tutti voi i nostri migliori auguri per un sereno Natale 2023!
 

lunedì 18 dicembre 2023

Gli spilli di maneglia (580)

        

 

....ci avviciniamo al Natale a grandi passi e si comincia a buttare l'occhio verso l'anno nuovo.....
 

lunedì 11 dicembre 2023

Gli spilli di maneglia (579)

       

 

....la fine d'anno porta con se' mille pensieri per chiudere una Manovra Finanziaria con pochi soldi e poche idee.....
 

lunedì 4 dicembre 2023

Gli spilli di maneglia (578)

      

 

la politica italiana porta con sè ogni giorno la sua bella polemica .....
 

lunedì 27 novembre 2023

Gli spilli di maneglia (577)

     

 

una volta i treni erano in perenne ritardo, adesso fermano anche dove non previsto.....
 

lunedì 13 novembre 2023

lunedì 6 novembre 2023

Gli spilli di maneglia (574)

  

  

Tempo di telefonate moleste per tutti e quindi anche per la Meloni.....
 

lunedì 23 ottobre 2023

Gli spilli di maneglia (572)

 

    

....da oggi parte una nuova stagione per gli spilli di maneglia, la n.10.
 

lunedì 25 settembre 2023

Gli spilli di maneglia (571)

      

...mancano pochi giorni a Fighille40 e sono già centinaia le opere giunte da ogni regione italiana...

lunedì 18 settembre 2023

Gli spilli di maneglia (570)

     

...manca ormai poco a Fighille40 la kermesse d'arte che chiama a raccolta il meglio dell'arte italiana ....

venerdì 1 settembre 2023

Postpandemia (by Franco Ruinetti)

        

POSTPANDEMIA

 

La pandemia ha cambiato il mondo: una sterzata alle abitudini; con la sua fine finalmente è finita la paura sospesa del contagio.

Quasi tre anni ai domiciliari e, in libera uscita, con la mascherina d'ordinanza. In questo tempo avvelenato ho perso degli amici. Un paio per normali motivi anagrafici, due perché colpiti a tradimento dal virus. Quando ero in servizio attivo erano tanti. Ora il telefono fisso e il cellulare sono lungamente muti, per cui, navigando spesso nella solitudine, riempio le distese del silenzio con riflessioni sciolte, spesso di palo in frasca, con ricordi anche improvvisi, che si saltano addosso, con il ronzio della noia nelle orecchie.

Più che essere, mi sento solo. Col tempo buono staziono davanti a casa, nell'aiuola fiorita, sotto il caco dalle foglie grasse e dall'ombra fresca. Guardo passare il mondo, quello esterno e ripasso quello passato, che può tornare nello schermo della mente più volte. Sennò sto in poltrona davanti alla TV, spenta quando non c'è il giornale. Il cui mobile, come gli altri, specialmente quelli fatti da me, che mi sembrano belli anche se qualcuno ha stirato un sorriso, mi fa compagnia. In poltrona il mondo è più grande, continua nel sogno.

 

All'Embassy

La mia mente vecchia è un solaio con tanti anni buttati alla rinfusa. E io frugo tra quelle cose che non sono morte, che, anche ripetutamente, mi investono, che mi portano altrove. Ecco là una rivista estiva con un mio servizio pubblicitario sul famoso, ormai sepolto nella lontananza degli anni, dancing Embassy di Rimini. C'ero andato come giornalista improvvisato quando una canzone di Fred Buscaglione mi rapì e mi misi a ballare con una fraulein ben piazzata che, mentre gli altri svolazzavano disciolti, io strinsi e lei sorrise, quando poi la strinsi più forte lei rise. Pensavo;  'ridi, che la mamma ha fatto gli gnocchi'.

 

Leopardi

Scaturisce durante le mie meditazioni, dal folto della nebbia, Giacomo Leopardi, amico e nemico della vita, trapassato da gran tempo, ma sempre più presente. Non si rassegna: scappa dalla tomba. Lo incontro per caso, spesso lo chiamo, non ne faccio a meno. Lo ammiro, ci discuto anche se lui non lo sa. Mi convince. E' una medicina amara.... Amara. Che fa bene. Ma può capitare che m'azzardi a non essere d'accordo come quando dice “... fanciullo mio; stato soave, / stagion lieta è cotesta.”

Mi spiego e parto da lontano.

Nel 'tempo mio primo' ero infelice: Guardavo la gente con insistenza, ero certo che sapesse tutto, cioè perché era viva. “Che occhioni!” esclamò una parente. Eppure non ero precoce, tutt'altro. Forse mi sentivo dimenticato in un angolo della casa. Ma neanche il 'garzoncello' Giacomo ritengo ricevesse coccole e carezze dal padre Monaldo e da Donna Adelaide. Inoltre tutti desiderano evadere dall'infanzia, crescere in fretta, perché non è una 'stagione lieta'.

Comunque io sono sicuro di aver fatto il tragitto contrario a quello del poeta. Sono partito dalla pena e, piano piano, sono approdato nella rassegnazione, con gratitudine nel mistero della vita.

 

Le vacanze

La TV ha detto che, per il primo esodo di agosto, sono più di 20 milioni gli italiani partiti per le vacanze al mare, in montagna o in visita alle città d'arte. I costi sono lievitati: dal carburante all'ombrellone, dall'albergo allo shopping. Disagi nelle autostrade per il gran traffico. La TV non ha detto che, almeno per questi motivi, i poveri non si lamentano.

 

Una magra figura

Andavo ai concorsi, alle inaugurazioni, alle aste di pittura in camicia e maglia, qualche volta con la cravatta. Mi sentivo bene così, ma alla fine dovetti arrendermi alle insistenze di mia moglie, che ha sempre ragione. Pertanto comprai un completo con pantaloni intonati alla giacca: 'fumo di Londra'. Quando li misurai, lei e la commessa, di una gentilezza strepitosa, sentenziarono che mi calavano a pennello. Ma io mi sentivo in affitto.

Col vestito nuovo andai a fare il battitore di un'asta per beneficenza promossa da un'associazione di magnati farciti di quattrini. Quella volta ero al loro pari, almeno in apparenza. La grande sala era gremita di persone parcheggiate ai tavoli, composte, col bicchiere o la tazzina a portata di mano, tutte con gli occhi addosso a me. Il mio lavoro era facile. Le opere d'arte che presentavo venivano acquistate anche con la gara dei rilanci: “uno...   due... tre... aggiudicato”. Io parlavo dei dipinti, degli autori, gesticolavo. Mi sentivo sicuro, ogni tanto qualche applauso.

Alla fine venne da me, alla cattedra, una signora un po' pesante col baschetto giallo, sghembo sulla tempia, come un'aureola sgarbata, guarnito da un pompon rosso, ciliegia fuori stagione, per dirmi sottovoce, con discrezione, che per l'intero pomeriggio avevo agitato il cartellino bianco del negozio appuntato dietro la manica della giacca. Al che io aggricciai un sorriso, recitai indifferenza, mi dovetti sedere, sudavo freddo.

 


Selene

In questo bollente mese di luglio mi sono innamorato della luna dallo sguardo mite, dal pallido volto. Lo so: la silenziosa donzella delle notti è di tutti, ma in nessuno dilaga l'ansia del possesso, né la pena della gelosia. Dopo aver cenato, quando mi  siedo nello spazio all'aperto  tra famiglie di ortensie dalle grandi teste anemiche, agonizzanti per la ferocia della calura, guardo il cielo notturno vivo, nuovo, bello, che mi ripete una sempre piacevole novella antica. Do un'occhiata alle stelle che hanno le redini dei destini. Mi viene da pensare all'oroscopo che qualche volta leggo, ma il giorno dopo.

Ora premetto che ho studiato l'astronomia quanto basta, ma, per me, quando scappo dal presente, che non mi piace perché la libertà è piena di catene, la luna è un disco come la terra. Certo: volo nella fantasia, faccio un balzo a ritroso di un paio di millenni, atterro in un'epoca antecedente ad Eratostene e perfino a Pitagora, che attribuivano la forma sferica agli astri. Parto con la testa, ma non sono un terrapiattista. E allora nel disco appare il volto di Selene. Ha lo sguardo magnetico. La diva è sveglia di notte, mentre durante il giorno riposa. Quando non c'è va a riempire di baci il suo giovane pastore addormentato.

Ma la  breve vacanza nella favola dell'antichità finisce con un brusco scuotimento. Puntualmente compare mia moglie a cercarmi. L'incantesimo si  rompe. Di malavoglia ritorno a galla nel presente, che scivola. Come l'acqua del fiume. 

Franco Ruinetti

lunedì 17 luglio 2023

lunedì 3 luglio 2023

lunedì 26 giugno 2023

lunedì 19 giugno 2023

Gli spilli di maneglia (564)

 

Dopo la morte di Silvio Berlusconi restano due testamenti: uno patrimoniale, ancora da aprire, e uno  politico già ben noto....

martedì 13 giugno 2023

Camminando (by Franco Ruinetti)

 

        

Camminando


Camminare è meglio delle pillole. E' l'attività fisica più naturale, che non necessita di niente, a parte le scarpe, che ne ho consumate diverse paia. Io sono anni che, almeno due volte alla settimana, faccio 6 o 7 chilometri da Riccione a Portoverde, andata e ritorno, col sole o con l'ombrello, sul ciglio del mare. E' un impegno,  qualche volta pesante, che fa bene al corpo e allo spirito. Non calcolo il tempo che impiego. Procedo lentamente quando mi pesa la testa piena di  pensieri, fantasie, idee, memorie ammucchiate come in una soffitta, ma mi capita anche, per qualche tratto, di balzellare al piccolo galoppo.

Nelle brume dell'inverno non c'è nessuno, il mondo è spoglio, le rare piante sono scheletri. Ma io non sono da solo. Mi appare mia madre, messaggera della Madonna, nella grande cucina. Non ascolto i suoi brontoli perché scivolano, col fumo, su per il camino. Li prende il vento per restituirmeli nel futuro con la dolcezza amara del rimpianto.

Presenza eccezionale, sul litorale, è un cavallo in corsa col relativo fantino, anzi, fantina. Guardo le zampe dell'animale. M'incuriosisce il loro movimento che  anche un artista famoso come Géricault,  ha sbagliato a rappresentare.

Certi incontri mentali sono occasionali e imprevedibili. Riecco quel pittore che conobbi e apprezzai ad un concorso. Non so se arriva dal mare come Venere, di certo viene dall'aldilà perché non c'è più. Ogni tanto si spruzzava la nebbia di un barattolino in bocca. Mi disse: “Se ti farà piacere ti regalerò un quadro.” Risposi: “Certo che mi farà piacere. Se me ne regalerai due l'apprezzerò il doppio.” Concluse:“Non essere ingordo”.

E quando mi capita di non sentire più il lamento dell'acqua che accarezza la spiaggia, nel silenzio che si frantuma talvolta mi compare lui, non so chi sia, che mi chiede qualche soldo.

“Sono separato, ho perso moglie, casa, figlia, lavoro. Dormo  nella Punto... Non mi resta che rubare e mi aspetta la prigione perché la miseria è un reato.”

 

 

M'impongo di fare l'altalena al cervello, per addormentarlo, col ritmo dei passi.  Ma non è possibile: la mente è sempre accesa.  

Spesso guardo laggiù dove finisce il mondo e finisce la vista. Ricordo San Tommaso: 'se non vedo non credo'. Eppure dopo quel limite c'è ancora la terra che non vedo, c'è ancora la vita. Mi convinco, per farla finita almeno provvisoriamente con questo pensiero, che la morte, come l'orizzonte, non è la fine.

D'estate la spiaggia è il luogo affollato delle vacanze e della libertà dove le genti si vestono della luce del sole. In me, che pesto l'acqua sull'orlo dell'Adriatico, rigenerano i desideri mai spenti e seduco le donne più belle. Che non lo sanno.

Ieri a tarda sera, ultima di luglio, camminavo sulla battigia ed ero leggero, mi veniva la voglia di cominciare a correre. Il mare era fermo in un incantesimo e le stelle vive bucavano il cielo di cristallo. La luna era assente, per i fatti suoi. Quando, lontano, ho visto il bagliore di un fuoco. Dopo un po' mi sono fermato ad una certa distanza per ammirare una scena dove la vita diventa poesia, bella, mi viene da dire mistica. Erano forse una ventina tra ragazzi e ragazze in cerchio intorno ad un rigoglioso falò che, al suono della chitarra,  seduti sulla sabbia, dondolando e tenendosi per mano, cantavano in semitono per non rompere la magia della notte. Ad un tratto il musicista mi ha fatto cenno di avvicinarmi, allora mi sono fatto largo nella circonferenza e ho cominciato a cantare la canzone che non conoscevo copiando le loro voci.

Così, camminando per andare in cerca della salute, ho incontrato una mezz'ora di giovinezza.

Franco Ruinetti

lunedì 12 giugno 2023

lunedì 5 giugno 2023

sabato 3 giugno 2023

Segnalazione d'arte (265) - Castrezzato

Segnaliamo questo importante evento d'arte che si svolgerà a Castrezzato (Brescia) il prossimo 24 giugno. Un premio importante da non perdere!


lunedì 29 maggio 2023

Gli spilli di maneglia (561)

   

...in archivio la maglia rosa, ora sguardo verso la maglia gialla....