giovedì 30 settembre 2010

Monaco Paolo



Paolo Monaco nasce a Roma nel 1952 e si dedica alla pittura come autodidatta risentendo già dall'infanzia dell'arte dei pittori Amerigo Bartoli, Ardengo Soffici e di altri artisti, pittori ma non solo, che frequentavano la casa del nonno materno a Perugia, alla villa del Colle del Cardinale (oggi patrimonio di interesse storico-culturale pubblico), attorno alla prima metá del '900.
In pittura ha svolto fin dagli anni '70 molta ricerca su tecniche e soggetti vari, retaggio del suo lavoro di Ricercatore Universitario all'Universitá di Perugia (Geologo), sperimentando differenti percorsi pittorici (visibili al sito web: www.sites.google.com/site/paolopittura), dove la digital art 3D, unitamente alla pittura tradizionale, ha il suo ruolo fondamentale (Tecno-Digital Art). Nella classica pittura “tradizionale” (a pennello), vi è stato negli anni un continuo evolversi da un naturalismo simbolico fino alla riduzione  della forma in favore del colore e degli accostamenti cromatici, variando tecniche e supporti. In certe opere vi sono strutture piú o meno complesse, simboliche (es. le gabbie metalliche, i galli, eccetera), in altre opere occhieggiano oggetti creati in 3D digitale.
L'autore ha partecipato a decine di mostre contemporanee, collettive e diverse mostre personali, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti a importanti concorsi di pittura in centro Italia, tra cui La Rana D'Oro di San Sano in Chianti nel 2008 e il secondo Premio De Leonardis di Terni 2010, e altri tra cui S. Ansano a Dofana 2011-2012 e Fighille 2008-2009. Diversi suoi lavori si trovano in collezioni private in Italia e all'estero (USA, Spagna, Nuova Zelanda).
Le sue opere sono trattate dalla galleria "La Bottega" (www.tuscanantiques.com) in Castellina in Chianti di Mario Cappelletti. 
Nei mesi di gennaio-febbraio 2013 protagonista di una mostra collettiva a Chicago (Usa).
Ecco una breve rassegna di sue opere:


Clicca qui per visualizzare le opere presenti nel piccolomuseo di Fighille

Opere di Paolo Monaco nel museo



Attorno al concorso

Il concorso di pittura si inserisce anche quest'anno, come da tradizione, nell'ambito della festa patronale di San Michele Arcangelo i cui festeggiamenti coinvolgono tutto il paese con l'annuale sagra.
Previste degustazioni gastronomiche, musica e balli oltre ad un meraviglioso spettacolo di fuochi di artificio che suggelleranno la manifestazione domenica notte verso le 23.

Spettacolo pirotecnico domenica 3 ottobre ore 23 circa

Sistemazioni per gli artisti

La notevole affluenza di artisti ha costretto l'organizzazione a ricorrere a molte strutture ricettive per soddisfare tutte le richieste. Marcello ha sudato le famose sette camicie per cercare di accontentare tutti. Per fortuna la nostra vallata è ricca di meravigliose strutture ricettive.
I pittori saranno quindi alloggiati a:
-Il Poggio di Villa Fano
-Antico Borgo dei Romolini
-Podere Casenuove
-Agriturismo Ferraguzzo
-La Pieve Vecchia
-B&B Il Focolare di Carsuga
-Agriturismo La Consuma
-Oliver Hotel
Poggio di Villa Fano

Antico Borgo Romolini

Ferraguzzo
Podere Casenuove Fighille

Dottore/i

Altro pezzo dell'ala giovane della pro loco (addetto alle relazioni con la stampa con delega alla parola) è Giacomo che oggi si laurea in Economia a Siena.
Gli rinnoviamo le nostre felicitazioni per il bel traguardo e lo aspettiamo alla Sagra dove il lavoro non gli mancherà.........
Nella foto è con Antonio, lo storico cassiere della Pro Loco, dottore in "economia delle associazioni" ad honorem.

Colonne

Nicola e Daniele, due colonne su cui si puo' sempre contare quando c'è da fare qualcosa, eccezionali nella logistica e nell'organizzazione. A loro spetta tutta la movimentazione delle strutture per il concorso.
Pensi che c'è da fare qualcosa e loro lo hanno già fatto.

mercoledì 29 settembre 2010

Il perchè di un memorial

Quest'anno il concorso ricorda Americo Casi, il suo fondatore recentemente scomparso. A lui è dedicata la manifestazione che fece nascere nel lontano 1979.

Se oggi il concorso è una pianta grande e robusta è anche perchè un tempo qualcuno ha piantato un seme.

Cosi' lo ricorda Franco Ruinetti:

"Nel corso del secolo nuovo l'ho incontrato solo una volta all'anno, in occasione della festa. Ci salutavamo come se ci fossimo visti la sera prima e continuavamo il discorso dell'ultima volta. Nessuna enfasi, non sprecava parole. Parlava con misura e talvolta sterzava nell'ironia. Usava espressioni fatte in casa, imparate da sua madre e dalla sua gente. La semplicità era quella di un uomo solare. Ha inventato un'industria, che illustra il nome del villaggio, ha inventato il lavoro per uomini e donne, ha anche inventato il concorso di pittura, che oggi è fra i piu' longevi in Italia. Penso che un uomo cosi' lo abbiano convocato presto nei Campi Elisi, dov'è sempre primavera, per affidargli qualche incarico importante. E penso anche che se leggesse queste brevi note sorriderebbe sotto i baffi, mi guarderebbe reclinando la testa sulle ventitrè, mi lancerebbe un'occhiata per dire che sono tutte stupidaggini."

60 ore

Giornate di intensa preparazione per il concorso di pittura.
Ultimi ritocchi alle rinnovate sale del museo.
Trasferimento alla scuola di tutte le attrezzature necessarie per la mostra (cavalletti, striscioni, pannelli, computer, catene, chiodi, ecc.).
Montaggio della tensostruttura.
Gestione delle prenotazioni per i vari agriturismi.
Rapporti con gli sponsor.
Il lavoro non manca.
Da venerdi' pomeriggio inizia una non-stop di 60 ore fino alla mezzanotte di domenica.
In sessanta ore il lavoro di qualche mese.
Quando partirà lo spettacolo di fuochi di artificio forse avremo fatto.

martedì 28 settembre 2010

La rivista on line "Primo Piano" sul concorso

La rivista on line www.primopianonotizie.com pubblica un articolo di presentazione del concorso. Ringraziamo la redazione.

La rivista on line "Fendente" sul concorso

La rivista on line www.fendente.it dedica una presentazione al concorso di pittura. Ringraziamo la redazione.

Giornate frenetiche

Un ricordo dell'extempore 2009 (di Franco Ruinetti)


dal catalogo del concorso 2009

Ancora ricordi dai concorsi di pittura 2006-2008

Arte e Ricordi 8

Un altra opera che viene dal passato del concorso extempore. Una bicicletta abbandonata ai margini delle nostre campagne, sullo sfondo la collina di Citerna, sopra un cielo quasi stagnante. Opera di Sergio Ugolini in collezione privata.

Arte e Ricordi 7

La poesia di un angolo abbondanato in un casolare delle nostre campagne in cui l'autore sembra spingersi fin sulle soglie dell'astratto. L'opera con cui Antonio Tamburro vinse, nel lontano 1979, la prima edizione del concorso di pittura di Fighille. Un'opera che sembra non invecchiare mai.



Arte & Ricordi 6

Le opere dell'extempore riescono spesso a far riemergere dal passato tracce di tessuto urbano ormai scomparso.
E' il caso di quest'opera di Mario Massolo, autentica istituzione a Fighille, molto amato dalla gente del posto anche per la sua capacità di fare arte partendo dalle cose piu' umili e dimenticate, su cui raramente poniamo lo sguardo. Qui è riprodotto un vecchio forno per il pane, ormai perduto, che riporta la mente alle vecchie sagre paesane degli anni Settanta. Vi venivano cotte le ciaccie sul panaro. L'autore ricorda ancora quanto piovve il giorno in cui lo dipinse nel 1984.
L'anno successivo l'autore dipinse ancora lo stesso soggetto dando all'opera una predominante verde dovuta al telo di plastica che copriva lo stand per proteggerlo dall'acqua. Entrambe le opere fanno parte di collezioni private.


Arte & Ricordi 5

La "casa di Piero" è stata per lunghi anni uno dei soggetti preferiti per gli artisti dell'extempore che l'hanno rappresentata piu' volte nelle loro opere. 
Questa casa isolata, posta lungo la strada che conduce al cimitero e alla collina di Petriolo, con sullo sfondo una splendida vista sulla valle del Tevere, ha colpito l'immaginario collettivo. Restaurata di recente, ha guadagnato in funzionalità e comodità  ma ha perso forse per sempre quel fascino genuino e contadino che Sergio Ugolini ben colse in quest'opera con cui vinse il concorso nel 1988.


Arte & Ricordi 4

Con questo dipinto il compianto maestro Guerrino Bardeggia vinse l'extempore del 1984. Vi è rappresentato uno scorcio della piazzetta davanti all'attuale museo. L'atmosfera è quasi magica: l'umidità e la nebbia di quella mattina di inizio ottobre sembrano giungere fino ai giorni nostri.

Arte & Ricordi 3

Il rapporto fra Fighille e la valle del Tevere è ben raccontato in questo dipinto di Enzo Olivastri del 1981. L'artista di Cortona, nei primi concorsi di inizio anni '80, ha scritto pagine importanti nella storia dell'extempore e ha lasciato, nelle collezioni private delle famiglie del luogo, alcune viste poetiche e raffinate del paese che fu.


Arte & Ricordi 2

I primi concorsi extempore sono ricordati da tutti come concorsi molto "bagnati". Spesso e volentieri gli artisti dovettero lavorare sotto vere e proprie burrasche di vento e pioggia.
In questo dipinto, risalente ai primi anni '80, Dario Polvani rappresenta una di queste giornate con la sua solita maestria, creando una composizione in cui la pioggia diventa poesia. L'opera, di proprietà privata, è ormai storica ed è una delle piu' belle pagine dei primi gloriosi concorsi di pittura a Fighille.


Arte & Ricordi

Fino a circa 15 anni fa, nella piazzetta davanti al museo, c'era una vecchia fontana che Guerrino Bardeggia rappresento' cosi' in uno dei primi concorsi extempore agli inizi degli anni '80.
Oggi la fontana non c'è piu', sostituita da un monumento ai caduti, ma anche grazie a questa opera d'arte, resta il ricordo nei molti che da piccoli vi giocavano con i pesci rossi.....

lunedì 27 settembre 2010

29° Premio Nazionale di Pittura


Gli artisti che fossero interessati a partecipare al concorso possono richiedere il bando al ns. indirizzo di posta: info@fighillearte.com. Termine ultimo per la consegna sabato 2 ottobre.
Al termine della manifestazione le opere vincitrici saranno riprodotte in un catalogo a colori edito dalla ProLoco.

Scorci critici di F.Ruinetti su Fernando Fusco


sull'opera di

FERNANDO FUSCO

E’ un linguaggio concreto e veritiero quello pittorico di Fernando Fusco, con improvvise ed acute aperture agli approfondimenti o, se vogliamo, alla libertà della fantasia. Questo autore ha conquistato larga fama per avere preso parte alla realizzazione di personaggi che tutti i ragazzi conoscono, ragazzi fino a novant’anni, perché non invecchia chi ama le avventure senza confini.
Le immagini dipinte dall’artista, ad esempio, una coralità di figure umane oppure dei simboli, sennò il paesaggio, od altro ancora, eseguite con la chiarezza del genere figurativo, derivano dal mondo fenomenico, dalla realtà, ma soprattutto parlano di altro, di qualcosa che sta nell’interiorità, nel profondo, nei silenzi che si accendono nelle latitudini dell’anima, di sospensioni e forse smarrimenti nell’attesa di solitudini e si avverte il tentativo di guardare oltre il possibile. E c’è la bellezza, che è ritmo, stile.
Il disegno, che regge ogni realizzazione pittorica, è scorrevole, fluido. Sembra facile, naturale, non si sofferma neanche tanto nelle descrizioni. Eppure senza sillabare i particolari nulla trascura, dice tutto.
Ecco la stazione della Via Crucis. Chi guarda il quadro facilmente entra nella scena, partecipa. Nell’atmosfera sosta l’angoscia muta e stordita, l’amore ha il volto del dolore. I colori di una tavolozza ricca sono sapientemente graduati, pare di vederli con gli occhi del ricordo. Lo spazio si sviluppa nel rispetto delle regole prospettiche, ma principalmente con l’attutirsi, quasi con lo sfumare delle sagome in lontananza. Il cielo ha una luce incerta perché il sole si sta nascondendo per non vedere.
(Franco Ruinetti)