sabato 30 giugno 2018

Rassegna FA2017 (32)

Rassegna delle opere presentate al Premio FighilleArte2017 - sezione opere da studio......



venerdì 29 giugno 2018

Rassegna FA2017 (31)

Rassegna delle opere presentate al Premio FighilleArte2017 - sezione opere da studio......



giovedì 28 giugno 2018

mercoledì 27 giugno 2018

Amore platonico... by Franco Ruinetti





Era un bel giovane, poco socievole. Lo aveva investito un amore violento. Studiava quello che gli pareva. Aveva nel cervello un'idea fissa: ricciola, bionda, con gli occhi celesti. Qualche ragazza lo guardava, ma lui pensava a quella che, incontrandolo, abbassava lo sguardo, non lo guardava. Così pensava che non lo pensasse, però, in realtà, non lo sapeva perché non le aveva mai parlato, era timido, insicuro, aveva paura del rifiuto. Rimaneva nell'incertezza, in fondo alla quale insisteva un barlume di speranza, mentre un eventuale 'no' dichiarato avrebbe chiuso il sipario con la scritta 'fine.'

Amava un'assenza, come i più grandi dell'antologia, Dante e Petrarca, ma loro erano contenti, lui no. Quell'amore era dolore, del quale non poteva fare a meno, lo desiderava. Era una pena continua.

Col passare del tempo la sua patologia spirituale divenne cronica. Faceva il proposito di azzardare, di cercare quella ragazza e fermarla, ma non lo faceva, risolveva di parlarle alla messa della domenica, ma c'era quell'amica. Le andava vicino, però rimaneva impacciato, muto.

Così passarono gli anni, una decina, durante i quali lei si sposò e anche lui si sposò. Quando una mattina di maggio, nel viale dei tigli, se la vide davanti. Teneva per mano i due figli con gli zainetti sulle spalle. Si era un po' irrobustita, ma aveva ancora qualche riflesso fulgido dell'adolescenza.

D'impulso le sussurrò:

“Ti ho sempre amata”.

“Anch'io”.

Poi ognuno proseguì nella propria direzione. E la pena s'ingentilì. Però fu doppia.

Passarono altri anni, ma non trascolorò quell'idea fissa ricciola, bionda, con gli occhi celesti. Ormai lui viveva in un'altra città, ma periodicamente tornava al paese per deporre qualche fiore sulle tombe dei suoi genitori e dare un saluto ai mancati suoceri, presso i quali, come sperava, finalmente la rincontrò. Ma non era più la stessa. Gli fece venire in mente il biancospino quando ha perduto l'infiorescenza. Solo gli occhi erano ancora due gocce di cielo. Fu contento dell'incontro, di averci per la prima volta, pur brevemente, conversato. Fu come se si fossero detti solo gli indici di due libri bugiardi. E la pena non trascorse, ma gli fu amica malinconica.

Per tutta la vita aveva tradito la moglie con quella luce che lo aveva colpito nella prima giovinezza, con l'illusione del ricordo, con la sofferenza che insegue la speranza. Era certo che la sua non fosse una storia isolata, bensì frequente e che tanto amore, dopo il gran passo, dopo le sue Colonne d'Ercole, brillerà nelle notti con una nuova stella.

Franco Ruinetti

martedì 26 giugno 2018

Rassegna FA2017 (30)

Rassegna delle opere presentate al Premio FighilleArte2017 - sezione opere da studio......



lunedì 25 giugno 2018

Gli spilli di maneglia (304)



........tempo di mare e avventure sulla spiaggia per i cassonettari di Man....



sabato 23 giugno 2018

....giorni d'estate

Dies

Il sole brucia implacabile, uguale,
le stoppie gialle del pian vaporoso.
L'azzurra volta del ciel luminoso
riflette in terra la fiamma estiva.
Non muove foglia. La vita animale
langue in un grave sopor neghittoso.
Turba la pace al meriggio affannoso
solo un modesto frinire di cicale.

(O.Guerrini)

opera di Vincenzo Frisco

giovedì 21 giugno 2018

Improvvisamente fu piena estate

 Estate

Improvvisamente fu piena estate.

I campi verdi di grano, cresciuti e
riempiti nelle lunghe settimane di piogge,
cominciavano a imbiancarsi,
in ogni campo il papavero lampeggiava
col suo rosso smagliante.

La bianca e polverosa strada maestra era arroventata,
dai boschi diventati più scuri risuonava più spossato,
più greve e penetrante il richiamo del cuculo,
nei prati delle alture, sui loro flessibili steli,
si cullavano le margherite e le lupinelle,
la sabbia e le scabbiose, già tutte in pieno rigoglio
e nel febbrile, folle anelito della dissipazione
dell'approssimarsi della morte
perché a sera si sentiva qua e là nei villaggi il chiaro,
inesorabile avvertimento delle falci in azione.

(H. Hesse)

opera di Fabrizio Filippi

mercoledì 20 giugno 2018

martedì 19 giugno 2018

3 anni di Temperanza


A tre anni dalla collocazione  dell'opera di Gianfranco Giorni al centro della nuova Piazza degli Artisti a Fighille, riproponiamo il percorso che ha portato l'opera in marmo dal laboratorio della Valtiberina Marmi di Sansepolcro (ove Gianfranco Giorni l'ha realizzata) fino alla sua casa attuale.


sabato 16 giugno 2018

All'inizio di una lunga estate calda.....(3)

Estate... stagione di vacanze, mare e relax.....
Alcune opere dell'artista Francesco Mangialardi che ci portano con la mente lungo le spiagge italiane....


venerdì 15 giugno 2018

32000 ingressi virtuali al piccolomuseo !


Non si arresta il successo sul web del piccolomuseo di Fighille che continua a suscitare interesse tanto che il numero dei click sulle pagine dedicate ha raggiunto in questi giorni il nuovo traguardo dei 32.000 biglietti virtuali!
Tanti infatti sono i visitatori che hanno cliccato sulla pagina di ingresso al museo e hanno poi visionato le opere e le schede degli artisti.