Franco Chiarani è originario di Arco di Trento, dove vive e lavora. Svolge da decenni una intensa attività artistica che lo ha portanto all'affermazione nei piu' importanti concorsi di pittura nazionali: dal Premio Agazzi al Premio Segantini, dalla Biennale di Soliera al Premio G.B.Cromer di Agna fino alla vittoria del 2008 al Premio Nazionale di Pittura di Fighille.
Moltissime, in Italia e all'estero, le sue mostre personali e collettive. Particolare successo ha ottenuto negli Stati Uniti dove le sue opere sono in dotazione ad importanti gallerie fra cui la RE Welch Gallery di Seattle Washington.
Le sue opere fanno parte di numerose collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero. E' inoltre presente nel piccolomuseo di Fighille con l'opera "Ferragosto di un anziano" del 2009. Nel 2011 è fra gli artisti selezionati per la Via Crucis Fighille-Santuario di Petriolo. Realizza la XIV stazione inerente la “Deposizione di Cristo” oggi conservata presso la Chiesa di San Michele Arcangelo in Fighille.
Cosi' Giancarla Tognoni introduce all'arte di Chiarani in occasione di una sua mostra personale: "....è pittore schivo, ma non introverso: ama comunicare, anche di se, ma non ama imporre il proprio sentire, il proprio punto di vista. È generoso, ma non invadente. Misurato in ogni sua espressione e sincero, nelle sue opere pone la stessa sincerità, trasferendo sulle carte il suo sentire, i suoi desideri, le sue passioni: in modo diretto oppure contenuto, poco appariscente, con grande lavoro e fatica – la stessa, forse, che fa per aprirsi agli altri. In tutte le opere si trovano sempre figure, a volte più evidenti, a volte solo tratteggiate nel paesaggio o negli interni rarefatti ed essenziali, individuati dallo spigolo di un muro, dalla sagoma appena tracciata di una porta. Non ci sono figure inserite in un ambiente, ma figure che nascono dal paesaggio, dal mondo circostante: le persone escono da linee che le accomunano a stipiti o curve dell’orizzonte, alle strade che percorrono, agli edifici che abitano, dai colori che sostituiscono le forme del mondo circostante, annientando la vista del mondo naturale e schiacciando con forza sovrumana le persone che vi sono inserite.
Chiarani a Fighille con gli artisti Pogni e Angini durante la presentazione della Via Crucis d'Arte |
L’ambiente e le persone sono un tutt’uno, compenetrate e unite in una totalità inscindibile. Non c’è un soggetto con un contorno ma tutto è un insieme misurato ed in assoluto equilibrio, di una drammatica perfezione. E proprio il senso drammatico delle opere diviene più palese: le figure si stagliano fra le linee come ergendosi in attesa ed esplode lo sgomento di fronte al mondo con una sensazione acuta di sospensione, dove si percepiscono allo stesso tempo la fragilità e il coraggio, la forza di accettare anche la propria disperazione. Nell’osservare queste figure delineate contro l’orizzonte, con lo sguardo rivolto sempre oltre, si intende chiaramente il loro aspettare a volte con timore, a volte con rassegnazione, a volte con rabbia, il futuro che incombe, incerto."
Ecco l'immagine di alcune opere dell'autore:
Ringraziamo l'autore per le immagini fornite.