martedì 31 dicembre 2019

L'ultimo post del 2019


Salutiamo l'anno che va chiudendosi con quest'opera dell'artista Vincenzo Calli, voce importante della Valtiberina e figura di spicco nel variegato mondo dell'arte contemporanea. L'augurio è che il 2020 possa essere un anno di navigazione felice per tutti voi !


“La vita è cosi' breve che non c'è tempo per litigi, per il rancore e per la guerra. C'è solamente il tempo per amare e dura solamente un istante”
 (Mark Twain)

lunedì 30 dicembre 2019

domenica 29 dicembre 2019

sabato 28 dicembre 2019

2019: un anno da ricordare per il Piccolomuseo di Fighille !


Fine anno è tempo di bilanci. Il 2019 per il Piccolomuseo di Fighille è stato, ancora una volta, un anno intenso e ricco di soddisfazioni caratterizzato da una ulteriore importante fase di sviluppo che ha portato la collezione a tagliare il traguardo delle 208 opere ! Un grazie a tutti i nostri sostenitori e agli artisti che hanno creduto e continuano a credere in questa idea.
Ecco alcuni ricordi:

Giugno: Nadia Cascini dona al museo un'opera che diventa la n.180 della collezione d'arte

 Agosto: Fausto Minestrini dona al museo un'opera che diventa la n.181 della collezione d'arte


Settembre: Paolo Bonetto dona al museo un'opera che diventa la n.182 della collezione d'arte

Ottobre: Il Piccolomuseo ospita le nuove opere di Sergio Massetti che riscuote un grande successo di pubblico e critica

 Ottobre: Escono due volumi, editi dal Piccolomuseo, che raccolgono un anno di Spilli di Enzo Maneglia e un anno di racconti di Franco Ruinetti


 Ottobre: Roberto Nezzi vince il 38° Premio FighilleArte e l'opera entra in permanenza nella collezione del Piccolomuseo in memoria di A.Casi


 
Ottobre: grazie al 38° Premio FighilleArte il museo cresce sempre di piu', nuove opere e nuovi artisti entrano nella collezione. Grazie a numerosi aiuti di aziende e famiglie locali e alle donazioni di alcuni artisti sono entrate a far parte della collezione d'arte le opere di: Mario Tosi, Diego D'ambrosi, Silvio Papale, Serenella Del Vita, Nevio Canton, Michele Inno, Mirto Testolin, Maurizio Rapiti, Roberto Nezzi, Alberto Finco, Tino Rusconi, Concetta Daidone, Gianni Bissoli, Nicola Badia, Licia Bertin, Gianni Maglio, Marina Basaglia, Valter Tamiazzo, Daniela D'Orazio, Susy Rastelli, Maria Pia Ricciardi. La dotazione del museo sale a n.206 opere



Novembre: Giancarlo Montuschi dona al museo un'opera che diventa la n.207 della collezione d'arte


Dicembre: Enzo Maneglia dona al museo un'opera che diventa la n.208 della collezione d'arte

Dicembre: grazie all'opera donata da Guido Acquaviva il Piccolomuseo edita la Cartolina d'Autore 2019 tirata in 150 esemplari numerati a mano

Dicembre: il Piccolomuseo realizza Calend/ART un calendario d'arte contenente le opere di 13 artisti realizzate in extempore a Fighille. Il calendario è tirato in 250 esemplari numerati a mano.

Dicembre: mentre il sito di FighilleArte taglia il traguardo di UN MILIONE di contatti, viene virtualmente staccato il biglietto di ingresso al museo n.44000

venerdì 27 dicembre 2019

Buratti visto da Ruinetti





Torniamo ad occuparci dell'artista Romano Buratti per proporre questa interessante lettura della sua opera inviataci dal prof. Franco Ruinetti, direttore onorario del Piccolomuseo di Fighille:

"Ogni quadro è un ricordo descritto con i colori altisonanti della nostalgia, con gli occhi grandi degli stupori. Passano gli anni, ma, davanti alla tela, l'artista ritrova il tempo di quando era ragazzo e della povertà che accomunava e non era triste, anzi, di certo più piacevole della ricchezza lontana, sconosciuta.

Buratti è il cantore, mi viene da dire dell'anima grande della sua terra. Gli uomini e le donne che racconta sono i contadini non ancora meccanizzati, che hanno le mani forti, che indossano indumenti semplici firmati dall'usura.

Ogni quadro ci porta altrove, nelle aie e nei villaggi, ai primi anni che seguono la guerra, quando era fatica mettere d'accordo il pranzo con la cena, però la paura era passata e nelle rare feste veleggiava la speranza con i fazzoletti e le bandiere rosse.

 

Buratti è un incantatore, i suoi personaggi ci vengono incontro anche con la libertà della fantasia. La dura realtà si addolcisce col sorriso dell'umorismo. Quel mondo perduto è piacevole, certi bozzetti, recuperi memoriali gustosi, purezze dell'infanzia parlano di amicizia e i soggetti emergenti da sfondi campestri con geometrie di caseggiati, che si vedono o intravvedono in lontananza come usciti dai sogni, hanno intonazioni di favole. Le storie dipinte raccontano di amori, scappatelle in bicicletta, con l'amata seduta precaria sulla canna (le automobili c'erano, ma in un altro mondo), di serate al focolare (la TV era di là da venire, che poi stregherà le genti), di partite a briscola per passatempo perché il bicchiere di sangiovese c'era anche per chi perdeva, che possono ricordare Cezanne, ma lui era alto e serio, mentre il cesenate offre momenti di dolcezza.

Che bello! Le donne non hanno a tracolla le borsette griffate, si vedono con i panieri di vimine, non indossano cappelli di varie fogge, ma fazzoletti grandi di varie tinte.

Mi sono chiesto: ma questo artista è un naif? La risposta sicura è no, perché non è certamente un ingenuo, ma rivela esercitato talento, è spontaneo per conquista e non si apparenta ad alcuna corrente.  
Buratti è Buratti e basta.  
Con lui si torna volentieri a rivivere in quel tempo, in quella 'Romagna solatia dolce paese', a ballare nel capanno. E su quei volti solcati dalla fatica, ma sempre pieni di fanciullezza, si vedono sbocciare teneri baci. Di fronte a questi dipinti ho pensato che la vita senza i soldi sarebbe più bella."



mercoledì 25 dicembre 2019

I nostri migliori auguri per le feste !

Opera di Riccardo Antonelli
 I nostri migliori auguri 
per un sereno e felice Natale 2019 !

martedì 24 dicembre 2019

Auguri di Natale dal Piccolomuseo di Fighille


Quest'anno i nostri auguri per un sereno Natale giungono in compagnia dell'opera del grande artista americano Norman Rockwell. A tutti voi che nel 2019 avete permesso a questo blog di superare il traguardo del MILIONE di contatti, auguriamo un  

BUON NATALE !

e, visto che siamo ormai a fine anno, cogliamo anche l'occasione per ricordare che il 2020 presenterà nuovi importanti appuntamenti  per la nostra associazione:
  1. la 39°edizione del concorso di pittura;
  2. 52 nuove "punture in punta di Spillo" in compagnia di Enzo Maneglia;
  3. nuovi racconti dalla penna di Franco Ruinetti; 
  4. un nuovo Calend/ART; 
  5. una nuova Cartolina d'Autore;
  6. il catalogo generale del piccolomuseo; 
Tutte le novità e gli aggiornamenti su questo blog !

lunedì 23 dicembre 2019

domenica 22 dicembre 2019

venerdì 20 dicembre 2019

In distribuzione le "Cartoline d'Autore" 2019.......

E' al via la distribuzione della "Cartolina d'Autore 2019"  edita dal Piccolomuseo di Fighille per festeggiare le festività natalizie e tirata in 150 esemplari numerati a mano..... La cartolina 2019 è realizzata dall'artista Guido Acquaviva di cui riassumiamo di seguito alcuni tratti biografici:

Nasce a Secchiano di Novafeltria, paese della Valmarecchia, nel 1946. Vive e lavora a Corpolo' di Rimini. Laureato in Lettere ha insegnato Italiano e Storia fino alla pensione presso istituti superiori del riminese. Come pittore è un autodidatta. I suoi dipinti si ricollegano a quella umanità contadina dell'ambiente perduto dell'infanzia. Una umanità "rubiconda" ma non "obesa" come qualcuno ha voluto definirla. L'autore sostiene che i suoi personaggi sono l'emblema di un canone di bellezza che coincideva nel mondo contadino con il principio dello "stare bene", dell'essere sani fisicamente e moralmente.Anche nelle "Madonne col bambino" riprende la stessa tipologia dei suoi personaggi aggiungendovi un tenero senso di una maternità sorridente, dolce, affettuosa e semplice, mai irriverente che pur si vuole ricollocare nella tradizione della iconografia sacra, alle tavolette devozionali del Trecento, agli sfondi dorati bizantini.
Cosi' introduce alla sua pittura il critico Franco Ruinetti: "E' un creativo, vede gli uomini come bambolotti dai colori gioiosi e il mondo come una fiaba, ma non per qualche forma di contestazione, bensì per evadere nella libera dimensione della fantasia, per scappare dall'età adulta, tornare con la mente fanciulla, per sempre. Le presenze sono tante, la vita è corale nello sfarzo della luce mattutina: la realtà pittorica racconta la vivacità nuova di una grande piacevole illusione nell'incanto continuo della poesia. Acquaviva è un visionario contagioso, ci porta altrove, in quel tempo, ormai lontano, quando le donne lavavano i panni sulle sponde del Marecchia, li sbattevano gonfi d'acqua sulla pietra con tonfi spessi e lunghe cantilene, così diceva il Pascoli.
Un mondo che conosce l'amicizia si svolge nelle opere di questo artista. Quattro fanciulle in fiore, serene, rotondette, occhi azzurri, siedono sul ramo di una pianta, sembrano frutti di un prodigio, primizie della mente. Ogni scena si afferma su panorami campestri, dove si vedono le colline tondeggianti, con le varie colture che si alternano nello svolgersi dei campi. E spesso, al confine col cielo, c'è una casetta dal tetto rosso, come una breve nota musicale nell'azzurro disteso.
L'artista rivive, dipinge e partecipa gli stupori, quasi bagliori improvvisi nella fanciullezza. Ecco allora la moto Guzzi 500 con quel rosso fiamma che non si spegne nel tempo, ecco quel grappolo di palloncini variopinti che sollevano in volo quell'uomo pupazzetto coi baffi. E quanta dolcezza nell'aria rosa del tramonto vedere i lavoratori, paffutelli, con gli occhi al cielo, sostare nel campo, sotto l'ombrello di un grande albero, raccolti nella preghiera dell'Angelus!

L'opera riprodotta nella cartolina (che l'artista ha donato al Piccolomuseo)  è la seguente:


La Natività è un soggetto frequente nella storia dell'iconografia sacra, ma questa di Guido Acquaviva è nuova, mai detta prima in questi termini. Ha l'impronta dell'icona, che viene dall'oriente più o meno lontano, è motivo di culto per la venuta del Salvatore, ma c'è anche la gioia, la festa nell'anima per ogni bimbo che nasce.
 (Franco Ruinetti)

giovedì 19 dicembre 2019

Visti al museo (185) - Montuschi

 

 

L'artista Giancarlo Montuschi, recentemente entrato nella collezione permanente del Piccolomuseo di Fighille, è protagonista di una importante mostra personale presso la Sala Pieve del Museo della Fraternita dei Laici di Piazza Grande, ad Arezzo.

La mostra, a cura di Marco Botti, si intitola “Il colore della fantasia” e andrà in scena  dal 21 dicembre al 19 gennaio 2020.


Protagonista della mostra è l’universo colorato e fantastico di Giancarlo Montuschi, artista pop tra i più conosciuti e amati in Italia. In esposizione una ventina di opere tratte da serie fortunate come “Future in the Past”, “Superheroes” e “The magicians” in cui le passioni dell’artista faentino – fumetto e fantascienza – vengono alla ribalta come non mai.
I personaggi iconici delle tele, in gran parte provenienti dalla cultura anglosassone del secolo scorso, vanno a comporre una sorta di pantheon contemporaneo e intergenerazionale inserito in ambientazioni ibride, che a volte rimandano alla psichedelia degli anni Sessanta con le sue cromie accese, in alcuni casi recuperano ambientazioni immaginarie di primo Novecento, altre volte ancora raffigurano lo straordinario pianeta idilliaco montuschiano, popolato dalle celebri figure blu legate alle sfere superiori e alla spiritualità. 


L’arte di Montuschi è una fusione di alchimia e pop art unica, da cui prendono vita combinazioni di simboli intelligibili o da decifrare. Sogno, nostalgia, mistero e fantasia convivono e si alimentano a vicenda in un percorso pittorico visionario, che vale la pena di percorrere e scoprire.
L’apertura della personale sarà l’occasione per presentare anche il volume “Giancarlo Montuschi – Fiction Painting” e il video realizzato per la serie “Praline. Prelibatezze dal mondo dell’arte” di Sergio Mandelli


martedì 17 dicembre 2019

In distribuzione il Calend/ART 2020


Siamo lieti di annunciare che è in distribuzione gratuita in questi giorni il calendario d'arte che la Pro Loco ha realizzato come dono di Natale per tutte le famiglie del paese. 
Si tratta di un calendario speciale, di pregevole fattura e a tiratura limitata, numerato a mano, che raccoglie 13 dipinti  dedicati a vari angoli di Fighille, realizzati in extempore durante il concorso d’arte dello scorso mese di ottobre. La nostra speranza è quella di aver fatto un dono gradito portando in tutte le case delle belle immagini di Fighille e una bella ventata di colore…sperando che il 2020 sia per tutti un’anno felice da ricordare !


Annuncio per le famiglie del paese ----> La distribuzione è fatta porta a porta e contiamo di poter raggiungere tutte le famiglie. Tuttavia puo’ capitare qualche svista o dimenticanza e in tal caso si prega di contattare Loris (334-9718681) o Massimo (338-8241838).