lunedì 13 settembre 2010

Polvani Dario


L'artista aretino Polvani è molto amato dal pubblico del concorso di Fighille dove partecipa fin dalle prime edizioni. Molte sue opere fanno parte delle collezioni private delle famiglie del posto.
Ha vinto una edizione del Premio Nazionale di pittura nella sezione extempore.
Tre sue opere sono esposte nel piccolomuseo di Fighille. 
Nel 2004 la Pro Loco gli ha dedicato una mostra personale presso la Dogana Pontificia.
Sempre a Fighille, nel 2003, è fra i protagonisti della collettiva a scopo benefico “Pennelli per il Kenya”. Nel 2004 realizza una stazione della Via Crucis per la Chiesa di San Lorenzo a Bastia Umbra. Nel 2008 una sua opera dedicata alla vita di Santa Chiara è collocata all’interno del Convento delle Monache Agostiniane di Montefalco.
Nel 2011 è fra gli artisti selezionati per la Via Crucis Fighille-Santuario di Petriolo. Realizza la X stazione inerente “Cristo è spogliato dalle vesti” oggi conservata presso la Chiesa di San Michele Arcangelo in Fighille.
Ha partecipato a numerosi concorsi di pittura ottenendo riconoscimenti e premi. Ha fatto parte di alcuni gruppi di artisti fra cui il “Centro culturale artistico aretino”, “Studio 8” e “La Bottega d’arte”.
Nel 1989 e nel 1994 ha dipinto il “Palio della Balestra” di Sansepolcro.
Sue opere si trovano nelle chiese aretine di Pieve a Quarto e Santa Firmina, nel piccolomuseo di Fighille ed in numerose collezioni private.
Ho cominciato guardando mio zio Giovanni che decorava i carri dei buoi: faceva il contadino ma sotto sotto era un artista e non ho mai dimenticato quelle atmosfere e quei colori…E’ come se nei miei occhi ci fosse un filtro che attenua tutti i colori e li rende evanescenti.”
Il risultato è uno stile originale e sorprendente che ha riscosso più volte unanimi consensi.


Cosi' ne parla Franco Ruinetti nella presentazione della mostra di Fighille del 2004:
"I colori di Dario Polvani esprimono equilibrio e controllo delle proprie emozioni. Orientano alle soste nella quiete della meditazione, non cedono all’incertezza, non si affidano all’ambiguità, anzi sono profondi e si dispiegano come luce del sentimento. Basta, al proposito, osservare certe emanazioni solari, cioè soffusioni o luminescenze attutite. Sono tenui, si, ma trasmettono una sicura e del tutto nuova energia della dolcezza"


Ulteriori informazioni sull'artista nel sito: www.polvanidario.it  

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