Massimo Cantini vive e lavora a
Pontassieve. Si è diplomato all'Istituto d'arte di Firenze (sezione
architettura). Risale al 1971 la sua prima esposizione, da allora ha allestito
numerose personali e collettive in Italia e all'estero: un lunghissimo elenco
che da allora arriva fino ad oggi.
Nel suo cammino d'artista ha dedicato
saltuariamente una parte della sua attività al design e all'insegnamento nelle
scuole statali, per poi dedicarsi esclusivamente alla pittura e alla grafica.
Nel 1973 fa parte del gruppo "Come
pittura" con la galleria "Inquadrature" di Firenze. Nel 1979
aderisce con Del testa, Fusi e Nigiani al manifesto "Foto di gruppo"
presentato da Pier Carlo Santini.
Nel 1981 è stato segnalato
"Bolaffi" da Renzo Biasion. Nel 1987 illustra per la "Ray
Ban" (uomo donna) uno spazio pubblicitario sui maggiori settimanali
italiani.
Nel 2002 pubblica una preziosa cartella
litografica “Castel Sant’Angelo” con quarantacinque immagini di Pontassieve per
il Credito Cooperativo e per lo stesso Comune. Nel 2007 ha dipinto il “Palio”
di Torrita di Siena. Sempre nel 2007 ha illustrato due grandi tavole esposte in
permanenza nella sala consiliare del Comune di Pontassieve.
Ha illustrato la copertina di alcune
pubblicazioni di tipo letterario. Cosi’ il critico Tommaso Paloscia parla della
sua pittura: "... Cantini costruisce
una sorta di suggestione in cui confluiscono e si assommano gli effetti della
memoria di un luogo e quelli del desiderio di ritrovarlo con le stesse
notazioni di purezza, malgrado la sopravvenuta involuzione di una società
rassegnata a perderlo, soprattutto impegnata a distruggerlo.
Questa presenza dell'umano rappresenta in chiave contemporanea, si staglia,
spesso dipinta come finto collage, sul fondo paesistico verso il quale le linee
di proiezione curano con i loro tracciati un gioco di rimandi, di rispondenze
prospettiche che nell'ambivalenza direzionale contribuiscono al progetto
dell'ambiente altro; che è quello intuito dall'artista e tuttavia destinato a
conservare gli stessi protagonisti di sempre, l'uomo e la natura.
La tecnica modernissima, la semplicità della rappresentazione, la
limpidezza dell'immagine che se ne ricava sono le caratteristiche, da non
sottovalutare, di questa pittura; ed è pittura che piace anche al di fuori dei
significati."
Dal 2012 è presente nel Piccolomuseo di Fighille.
Nel 2018 vince il Primo Premio Assoluto al Concorso Nazionale FighilleArte e l'opera è acquisita alla collezione permanente del Piccolomuseo di Fighille.
Nel 2018 vince il Primo Premio Assoluto al Concorso Nazionale FighilleArte e l'opera è acquisita alla collezione permanente del Piccolomuseo di Fighille.
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