Fighille.
Piccola storia di una dogana pontificia si propone di ricostruire la vita di tutti i giorni in un piccolo
ufficio ai confini tra lo Stato Pontificio e il Granducato di Toscana,
chiarendo al lettore i diversi aspetti del funzionamento dell’amministrazione
doganale dello Stato della Chiesa e del fenomeno del contrabbando. I diversi
personaggi si animano, acquistano quasi consistenza davanti ai nostri occhi,
mentre sono attenti alle più diverse attività: quella
amministrativo-burocratica per i funzionari impiegati presso le dogane, il
controllo delle merci e dei viaggiatori (al fine di prevenire e reprimere il
contrabbando) per i finanzieri pontifici e per i contrabbandieri il tentativo
di frodare l’erario.
Il tutto senza indulgere alla
facile retorica e alle rappresentazioni oleografiche care a ricostruzioni
romanzate (o romanzesche), con uno studio attento della documentazione e un
linguaggio chiaro. Completano il volume delle immagini che arricchiscono il
lavoro e dimostrano l’attenzione nei confronti della cultura della Pro Loco di
Fighille.
Il testo si fregia di
diversi, autorevoli patrocini, segni tangibili della bontà dell’iniziativa
editoriale, concessi dal Museo Storico
della Guardia di Finanza di Roma, dall’Associazione
Nazionale Finanzieri d’Italia, dal Centro
Etnografico di Documentazione e Ricerca Antropologica nella Valnerina e nella
dorsale appenninica, dal Museo
Storico Scientifico del Tabacco di San Giustino e dall’Associazione Storica Alta Valle del Tevere.