Ermes Simili è nato a
Castelmassa nel 1923 ed è morto nel febbraio 2014.
Pittore, scultore, incisore. La formazione culturale
cominciò all’Istituto Statale d’Arte di Castelmassa, poi presso gli Istituti
d’Arte di Venezia e di Firenze. Ha insegnato all’Istituto Statale d’Arte per
quarant’anni. I suoi punti di riferimento sono stati: Masaccio per l’arte
antica, Rembrandt per l’incisione, Van Gogh per l’arte moderna Fin da giovane
s’impose all’attenzione dei critici con le xilografie in bianco e nero e con i
suoi dipinti.
Nel 1947 vinse il Primo Premio d’incoraggiamento per giovani
artisti indetto dal Ministero della P.P.I.I., cui seguì nel 1949 un Primo
Riconoscimento dall’Associazione “Incisori d’Italia”. Partecipò al “Concorso
Artistico Culturale – Anno Santo 1950” ottenendo il II° Premio nelle Sezioni
Arti Figurative . Nel 1953 ha vinto il Premio Diomira, il premio- acquisto del
Piccolo Teatro Città di Milano. E’ citato nell’ “Enciclopedia Universale Leda-
Dell’Arte Moderna 1971”.
Negli oli egli fissa l’immagine di un mondo
agreste che quasi non esiste più (contadini, cavalli, buoi, uomini che giocano
a carte, scene di caccia e pesca,stagioni cariche di colori e di spiritualità)
tramandando immagini come tante storie minori che non vanno dimenticate.
Nelle sculture in bronzo e terracotta si evidenzia un vigore plastico che si
fonde con la sua religiosità soprattutto nelle Deposizioni e nelle
Crocifissioni.
La produzione di Simili è ricchissima: quadri (venduti anche in
America), pale d’altare, incisioni, sculture. Nell’ottobre del 2003, in
occasione della visita dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio
Ciampi, la Provincia di Rovigo donò alla Sig.ra Franca Ciampi una sua scultura
in terracotta raffigurante una “Pietà”.
Quattro formelle in legno dipinte ad
olio, raffiguranti i quattro Evangelisti, commissionate dalla Segreteria
di Stato si trovano nella Città del Vaticano. Per questi dipinti ha ricevuto
la “Medaglia ufficiale per l’Annuale XVII anno di Pontificato di Sua Santità
Giovanni Paolo II”. Ha partecipato a numerose mostre nazionali e
provinciali, ha tenuto personali ottenendo sempre riconoscimenti per il suo
realismo grafico, per il suo vigoroso senso plastico per i contenuti delle sue
opere dalle quali emerge il mondo agreste, il lavoro, la religiosità
popolare, la sua estrosità, la caratterizzazione di tipi e di ambienti.
Tiene dei singolari, splendidi diari nei quali esprime figurativamente e poi per iscritto, i suoi pensieri che svelano la sua profondità di pensiero nel riflettere sugli uomini, sulla vita, sulla quotidianità “…pensieri poetici dal groviglio delle cose che ci circondano.”
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