lunedì 22 febbraio 2021

Sulle tracce di un maestro: Dario Polvani e il Piccolomuseo di Fighille


Sono passati quasi diciassette anni da quando, agli inizi del 2004, ci recammo a casa dell'artista Dario Polvani, a Santa Firmina, alle porte di Arezzo. L'artista era una vecchia conoscenza del nostro concorso che lo vedeva come assiduo frequentatore già nelle prime storiche edizioni agli inizi degli anni '80. Aveva già ottenuto riconoscimenti e premi e molte sue opere facevano già parte di varie collezioni private del posto. Era un artista ben noto e molto apprezzato. Per questo nacque l'idea di dedicargli una mostra personale presso il Piccolomuseo di Fighille che, proprio in quegli anni, stava muovendo i suoi primi passi. L'idea di poter presentare assieme una ampia collezione di opere (al concorso a quel tempo si poteva presentare una sola opera all'anno) avrebbe permesso di approfondire molto meglio la conoscenza con la sua arte. Fissammo anche la data: la primavera del 2004.
Per definire i dettagli della mostra, visionare e scegliere le opere piu' adatte, un appuntamento a casa dell'artista era la scelta migliore. 
 
Incontro a casa di Dario Polvani (2004)

Arrivammo nel primo pomeriggio di una domenica un po' uggiosa, iniziata con una nebbia fitta e proseguita con pioggia e cielo grigio. Ma forse era il clima migliore per avvicinarsi alle opere di Polvani che ama ammantare i suoi dipinti ora di un sottile velo nebbioso, ora di violenti temporali. 
Il tempo scorse veloce fra lo studio dove dipinge (una piccola dependance esterna) e la casa dove conserva tutte le sue tele. Parlammo di tutto, del suo legame con Fighille e con Americo Casi, dei tanti ricordi frutto di decenni di frequentazioni, delle tematiche che amava trattare nelle sue opere, dei suoi colori, delle sue sensazioni. 
Scegliemmo una ventina di opere che avremmo proposto al Piccolomuseo qualche mese dopo e, mentre ormai era calata la sera, ci salutammo dandoci appuntamento alle settimane successive per il catalogo, le foto, le locandine.
 

Resta, a distanza di anni, il ricordo di un piacevole pomeriggio, con uno degli artisti a cui il Premio Fighille deve di piu', per la sua  amicizia e per la stima incondizionata che ci ha sempre manifestato in quarant'anni di storia.
La mostra della primavera successiva riscosse un ottimo successo con la presenza di molto pubblico e tanti appassionati. L'ultimo giorno, quando stavamo organizzando per la riconsegna delle opere, Dario ci chiese di sceglierne una perchè avrebbe voluto donarla alla nascente collezione del Piccolomuseo, che allora era ancora un progetto embrionale e basato su un ristretto nucleo di opere. Ma lui ne vedeva le prospettive e credeva molto nell'idea: "....sono convinto che in pochi anni potrete creare un qualcosa di grande, avete idee e capacità per farlo e io ci voglio essere fin da adesso, in modo che quando saremo in tanti vi ricordete di me che sono stato fra i primi !".
 
Ruinetti, Polvani e Rinaldini al Piccolomuseo di Fighille (2004)
L'opera donata al Piccolomuseo di Fighille - "Autunno a Moggiona"
Ovviamente fummo molto felici e la scelta dell'opera non fu cosa facile visto che erano tutte molto belle. Alla fine scegliemmo un'opera classica "Autunno a Moggiona".
Da allora le occasioni di incontro con Dario non sono certo mancate nel corso degli anni e questo anche al di là dell'appuntamento di ottobre con il concorso, a cui, ancora oggi, è sempre presente.
Per noi resta un punto di riferimento e un amico a cui va il nostro ringraziamento. 
 

Cosi' Franco Ruinetti parla della pittura di Dario Polvani:

"I colori di Dario Polvani esprimono equilibrio e controllo delle proprie emozioni. Orientano alle soste nella quiete della meditazione, non cedono all’incertezza, non si affidano all’ambiguità, anzi sono profondi e si dispiegano come luce del sentimento. Basta, al proposito, osservare certe emanazioni solari, cioè soffusioni o luminescenze attutite. Sono tenui, si, ma trasmettono una sicura e del tutto nuova energia della dolcezza"