venerdì 26 febbraio 2021

Mario Tosi e il Piccolomuseo di Fighille


Al fine di sviluppare e migliorare l'organizzazione del Piccolomuseo sono molti gli incontri che promuoviamo con vari artisti durante l'anno. Fra questi, la visita allo studio dell'artista Mario Tosi a Peschiera del Garda è ormai diventato un appuntamento fisso di inizio autunno. E' sempre un piacere passare un po' di tempo in sua compagnia per parlare dei suoi dipinti, della sua carriera e dello stato dei concorsi in Italia. Vive alle porte di una splendida cittadina adagiata sul Lago di Garda dove è bello passeggiare sul lungo lago cullati da un clima sempre mite, quasi come se l'estate volesse non finire mai, per poi addentrarsi nei vicoli alla ricerca di un ristorante tipico. 

 
Da molti anni Tosi è un protagonista del nostro concorso d'arte e del Piccolomuseo di Fighille che accoglie due sue opere importanti. Come da tradizione l'appuntamento è al suo studio, al piano terra dell'edificio. Qui raccoglie decine e decine di tele con tutte le tematiche tipiche della sua arte: dai vacchi casolari della campagna alle viste cittadine, dagli interni delle vecchie coloniche alle marine, dalle suggestive viste veneziane alle fredde distese di neve. Opere molto suggestive affrontate con il suo stile assolutamente unico ed inconfondibile.

Per questo motivo fummo molto contenti quando nel 2015 potemmo inserire la sua prima opera in collezione: uno dei suoi tipici mulini fluviali. Anche Mario ebbe modo di esprimere tutta la sua soddisfazione nel poter far parte di una collezione che, a suo dire, era assolutamente sorprendente se paragonata alle dimensione del paese che l'aveva vista sorgere.

La prima opera di Mario Tosi nel Piccolomuseo di Fighille

Anche per questo motivo, negli scorsi anni, quando è stato pubblicato il suo ultimo volume biografico con un'ampia selezione di opere, ha voluto che al suo interno il Piccolomueso di Fighille venisse citato ed avesse la giusta visibilità. La cose ci fece enorme piacere. Ce ne regalo' una copia con dedica affinchè potessimo conservarne il ricordo.

Successivamente il museo ha poi accolto anche una sua seconda opera. La speranza è che gli appuntamenti di inizio autunno possano riprendere dopo la fine della pandemia che ha paralizzato la nostra vita negli ultimi 12 mesi.