martedì 11 gennaio 2011

Semafori



Ancora una piccola scheggia dal romanzo che Amos Cartabia sta scrivendo:

"Un paio di semafori rimanevano appesi a dondolare nei due incroci che dividevano la cittadina in quattro identici enormi quadrati, con casette basse di legno e solo un paio di strutture in mattoni, tra cui la chiesa protestante a nord e la scuola- municipio a sud della città. L’ufficio dello sceriffo appariva in fondo ad una delle quattro strade che si ritrovavano sempre per incanto sotto quel semaforo che ne aveva visti di incidenti, mentre poi le strade secondarie di periferia si allungavano sterrate una verso i boschi e l’altra verso il fiume."

foto tratta dal sito www.flashki.it