1) Fino a qualche anno
fa avevo le radici. Ora, invece, il mio paese è la vita. Domani sarà
l'infinito.
2) L'amore, talvolta,
è ubriaco: può far vedere un sorcio con la faccia d'angelo.
3) Una bella musica è
una carezza nell'anima.
4) Macchina,
cellulare, computer, televisione, droga: sono le ultime offerte del diavolo per
il baratto delle anime. Mancano gli esorcisti
5) Avevo ripudiato il
Padre, ma Lui non aveva ripudiato me.
6) Sono sempre vissuto
aspettando che la ruota riportasse la bella stagione. Ora spero che di là si
distenda soltanto la primavera.
7) Giovinezza e amore:
dopo le vampate, nel focolare, resta qualche tizzo sotto la cenere.
8) Sbaglia chi mi vede
vecchio: ho la ricchezza di tutte le età.
9) Vedo sul volto di
mia moglie, che ha gli anni che non si dicono, un bagliore di giovinezza. Gli
altri non lo vedono.
10) Era il 1890. Mia
nonna Sofia, diciassettenne, attingeva l'acqua con le brocche alla sorgente del
villaggio. Le si avvicinò Beppe dal bel baffo e le propose: “Se Dio vuole e se
voi volete...” Dopo 40 anni, poco prima di tornare nel paese dell'universo, lui
le disse: “Se Dio vuole io vi aspetto”.
11) Tutte le sere
guardo le stelle che fanno festa quando è la luna nuova. Con un battito di
ciglia faccio milioni e milioni di chilometri. La vista è velocissima, quasi
quanto il pensiero.
12) Da ragazzo, invece
di fare i compiti, talvolta, salivo a San Casciano e sostavo seduto davanti
alla chiesa sempre chiusa come la mia anima, che pensavo fosse là dentro.
Guardavo il libro aperto della valle. Una volta spinsi quella porta e,
nell'ombra, vidi travi e masserizie. Non c'erano santi, madonne, cristi. Quando
uscii allora pensai che la mia anima fosse un aquilone invisibile, sospeso nel
vento, a galleggiare nel cielo come un falco.
13) In montagna o al
mare? Il problema per molte famiglie non si pone. “Dov'è la crisi? Il sabato
sera i ristoranti e le pizzerie sono pieni di gente.” Così mi disse un'amica
inanellata. “La crisi, risposi, è di quelli che stanno a casa e non si vede”.
14) Un mio amico,
maresciallo dell'esercito, è come il mio gatto: ha paura dei topi.
15) Adesso vorrei
sapere che cosa c'è di là. Quando ci sarò, forse, non me ne importerà più
niente.
16) Nella nostra mente
risplende un po' di luce divina, come sulla luna risplende un po' di luce del
sole.
17) Noi delle
magnifiche sorti progressive dovremmo chiedere perdono agli ultimi primitivi,
alle piante, ai posteri, agli animali. Perché ci siamo impadroniti del mondo.
Per infestarlo.
18) Gli animali si capiscono
tra loro anche senza parole, noi umani parliamo molto e spesso ci intendiamo
poco.
19) Dopo un breve
temporale estivo procedevo in macchina nella stretta valle dell'Afra e, quando
ero al Ponte del Diavolo, ribattezzato San Francesco, mi apparve sopra la
Basilica un meraviglioso arcobaleno, che mi proposi di raggiungere, ma quando
arrivai in quel posto quello era scappato più avanti, a Fariccio, poi alle
Gotiche, quindi alla Montagna dove finisce la strada e lui era lassù in alto,
irraggiungibile. Chissà perché mi frullavano in mente le parole, pure
irraggiungibili, scritte dal Carducci ad una sua amata: “Tutto è nulla e nulla
è tutto.” Mi parve, con amarezza, che l'intelligenza, i suggestivi accordi
della luce e il mondo intero si prendessero gioco di me.
20) Quando sarò di là
chiederò una bicicletta con le ali. E' il mezzo di locomozione che più mi è
piaciuto per il sudore, il vento, i panorami conquistati. Vorrò correre alla
fine dell'universo per scoprire cosa c'è. Ma penso di saperlo già. Ci sarà un
altro universo, poi un altro ancora.
21) Conosco Gianmarco
da 60 anni. Abbiamo fatto le elementari insieme. E' l'unico amico di lunga data
rimasto. Era persona acuta, seria, impegnata. E non lo è più. Ora guarda,
sorride e ride sempre, anche con gli occhi. E' proprio contento. Il geriatra ha
detto che la sua è demenza senile. Così comportandosi avalla il pensiero di
Leopardi. Per essere felici bisogna essere matti.
22) Il tempo. Quando
ero giovane mi era alleato e amico. Da quando sono vecchio è mio nemico e mi fa
la guerra che combatto con le pallottole delle pillole. L'esito è scontato. Non
occorre essere veggenti per saperlo.
Franco Ruinetti