Il ciclo di mostre presso il Piccolomuseo dedicato alla "Ceramica d'arte e l'argilla di Fighille" si concluse nel 2003 con l'artista Gabriella Spapperi.
Pittrice, ceramista, allieva del futurista Alessandro Bruschetti, ha iniziato la sua attività nel 1953, allestendo varie personali e partecipando a numerose rassegne d’arte a carattere regionale e nazionale. Ovunque ha riscosso lusinghieri successi e conseguito ambiti premi e riconoscimenti. E’ nata a Lerchi, Città di Castello dove tutt’ora vive ed opera.
Cosi' ne parla Giuliano Serafini: "Siamo grati a Gabriella Spapperi, in tempi in cui l’ambiguità figurale coincide spesso con quella delle idee, per averci riproposto il contatto con un modo di fare arte così intelligibile ed univoco, da risultare in qualche modo anticonformistico.
Questo perché tra l’artista e la sua opera, olii e terrecotte che siano, si è instaurata da sempre una rara, immediata intesa di forme e di pensiero; tutto quanto non è “riconoscibile” ne resta inevitabilmente escluso.
E Gabriella Spapperi esprime appunto quello che conosce, senza “mediazioni”. Ma, allo stesso tempo, la sua non è la cronaca indifferenziata di una realtà sociale che è intesa soprattutto come emarginazione: a trasformare in “storia”, e quindi in giudizio, i suoi piccoli o grandi drammi del quotidiano, è una sorta di affettuosa complicità con l’evento; quasi una vena religiosa attraverso cui ogni conflitto, gridato o contenuto, può risolversi a riconferma dell’insopprimibile dignità dell’uomo."