Torniamo a occuparci dell'artista Nello Pari di Rimini, ultimo autore in ordine di tempo ad essere entrato a far parte della collezione permanente del piccolomuseo di Fighille con l'opera in ceramica "Il cardinale". Lo facciamo con questa presentazione critica del prof.Franco Ruinetti dedicata all'autore.
"Le realizzazioni artistiche di Nello Pari, di natura pittorica, come di ordine plastico, sono da considerare in un ambito assolutamente originale, tra figurazione classica e accentuazioni espressionistiche. “Il cardinale”, che l'autore ha donato al PiccoloMuseo di Fighille, breve opera scultorea, è, a tale assunto, paradigmatico. Il rosso temperato nel fuoco, impressione cromatica unica, invade la mente, mentre l'onda della veste, modellata in un ritmo di danza, esalta l'immobilità del soggetto assorto nella preghiera. E' un lavoro che attrae perché piacevole, è elegante anche se esasperato, è rispettoso anche se ludico.
Pari è valido disegnatore che non si lascia irretire dai particolari, rappresenta il vero sgombrando l'inessenziale, sottolineando i caratteri più significativi che colpiscono la sua sensibilità. Al proposito viene alla mente il giudizio senz'altro condivisibile del critico Marangoni, il quale asseriva che l'arte sta nella deformazione.
Nel campo della pittura l'artista si distingue anche per quei colori che intonano gli argomenti con luci dispiegate, che vibrano e rimbalzano in frantumi, dilagano negli spazi aperti, nutrono il vigore della giovinezza.
Sono noti i suoi pescatori, quelli di una volta, che si confrontavano con le solitudini e gli agguati notturni del mare. Pari abbozza le figure, che sembrano nascere, scaturire di getto e pure così, senza una precisa identità, risultano vive, tra il tempo presente e la memoria, tra la realtà e l'idealizzazione. Tali personaggi, umili e grandi nello stesso tempo, forse sono visti con gli occhi sognanti della fanciullezza. Ogni dipinto che ripropone questo soggetto è un omaggio a suo padre che aveva la barca ed è vissuto di pesca.
La produzione è ampia ed articolata. Ricorrono i ritratti di ragazze, spesso mezzibusti. Le sue prime modelle furono le tre figlie. Col passare del tempo l'aspetto mimetico, la funzione dello specchio, per intenderci, è meno condizionante o perlomeno è integrato da altri motivi. I colori sono sempre battenti, hanno il vigore segreto della dolcezza. Il disegno diviene ancora più libero, riferisce la realtà, ma raffigura anche l'emozione. Esso sgorga direttamente dal pennello, è subito colore, è impulso piuttosto che studio. Lo dimostrano con maggiore evidenza le frequenti composizioni floreali. Ogni corolla è composta da pochi graffi di colore a ben considerare informi, ma che offrono con efficacia le luci della bellezza. Ciascun fiore è una nota della tavolozza. In certe esecuzioni il figurativo e l'astratto convivono, la vista va oltre la forma e le cromie veleggiano nella musica.
Il ciclo di dipinti di più ampio respiro realizzato da Pari è quello nella chiesa parrocchiale a Casalecchio di Rimini. Le vaste superfici delle cappelle, dell'abside e della sagrestia, prima nude, ora sono pagine di storia sacra raccontata con quei colori che suonano alti. Nel volgere della semicupola sopra all'altare, Gesù, che appare persona come le altre a lui vicine e di fronte, è però protagonista, coglie l'attenzione per l'intensità dell'espressione, inoltre per le tinte acute degli indumenti, bianco e rosso, che alludono al sangue, all'amore, alla spiritualità. E qua e là vengono incontro le varie tonalità dell'azzurro, ora profondo, ora acceso, che per Kandinsky risveglia le emozioni più sottili. Vanno dal turchino delle acque al blu delle notti per poi dissolversi nelle lontananze degli orizzonti."
(Franco Ruinetti)
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