Mirto Testolin vive e lavora a Rugliano in provincia di Vicenza. E’ un pittore autodidatta, socio fondatore del GAZ (Gruppo Artisti Zugliano). Finiti gli studi di Chimica Tintoria a Valdagno e concluso un periodo lavorativo che lo vedeva spesso impegnato in trasferte in Italia e all’estero, dalla seconda metà degli anni ottanta può dedicarsi con più continuità alla pittura.
Il tema trattato
da questo periodo fino al 2000, è il paesaggio tradizionale pur evolvendo e
sintetizzando le forme, dopo un breve periodo dedicato al tema “India” da lui
visitata per lavoro cui dedica una seppur limitata serie di opere. Dal 2003 si
dedica al tema del traffico urbano, una scelta dettata dal “voler ritrarre il
nostro tempo”.
Di quest’ultimo
periodo sono le partecipazioni ad importanti collettive a Padova, Riccione,
Ferrara, Firenze, Stoccarda ed Helsinki.
Ha tenuto
diverse mostre personali in ambito zonale ed in importanti centri tra cui possiamo ricordsare Marostica, Schio, Vicenza, Trieste e Bologna.
Partecipa ai piu' importanti concorsi nazionali in cui ottiene riconoscimenti e apprezzamento da pubblico e critica. Da ricordare in
modo particolare la segnalazione con diploma di merito al Premio Arte Mondatori
2006 con l’opera “ Tangenziale”.
Si legge nella presentazione ad una sua mostra personale: "La sua
attenzione si sofferma in modo particolare sulla presenza della macchina, come
simbolo della vita frenetica, della contemporaneità senza però cedere a facili
esaltazioni tecnologiche. A cento anni dalla nascita del movimento futurista,
questa mostra assume le caratteristiche di una rievocazione. La descrizione del
veicolo non è mai analitica, ma sintetica mentre la figura umana, quando
compare nella tela, è una semplice sagoma scura che assume una funzione
decorativa. Tale tema offre all’artista una vasta gamma di possibilità
cromatiche, perché ha in sé il concetto del movimento e perché si inserisce nel
contesto urbano della città. In questo modo riesce a ricavare un ritratto della
vita nella sua routine più anonima ed impercettibile. La tecnica è pastosa e
ricca di tonalità calde e luminose che si intrecciano ai colori freddi dello
sfondo. Nei dipinti si scontrano due elementi: la riproduzione realistica e
“fotografica” e la personalità di esecuzione che non intacca mai l’immagine".
Dal 2017 una sua opera è esposta in permanenza presso il Piccolomuseo di Fighille.
Dal 2017 una sua opera è esposta in permanenza presso il Piccolomuseo di Fighille.
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