Fabrizio Spadini nasce in provincia di Milano nel 1975 e studia illustrazione, grafica e design. All’esperienza ventennale come freelance per case editrici e agenzie di pubblicità affianca la passione per l’animazione, collaborando come concept artist con aziende che operano nel settore dell’intrattenimento e dei videogames.
Trasferitosi in Toscana, riscopre la passione per le tecniche tradizionali, in particolar modo per la pittura a olio realizzata “en plein air”. In occasione di Lucca Comics 2016 ha presentato il progetto Oilrobots - Futuro Anteriore, dove elementi dell’iconografia delle serie animate giapponesi degli anni 70-80 si accostano allo stile e alle atmosfere della tradizione pittorica dei Macchiaioli Toscani.
Cosi' introduce alla sua pittura Giovanni Pichi Graziani: “I dipinti di Spadini si mostrano nella loro freschezza, realizzati molto spesso en plein air. Privi di campiture, sono le macchie di colore a dar risalto a forme non precisamente delineate ma capacissime di rendere l'impressione di un luogo e di un tempo simultaneamente reale e surreale. I giganti di metallo, robot dell'illustrazione nipponica della seconda metà del XX secolo, si insinuano così nella pittura verista macchiaiola. Quest'elemento epico però non è mai rappresentato in pose dinamiche, anzi, appaiono spesso come relitti polverosi, arrugginiti, reperti archeologici di un mondo estraneo.
L’artificio artistico colloca icone fantastiche sullo stesso piano di elementi reali o realistici, dislocati in un passato abbastanza lontano da permettere la fusione tra ricordo, immaginazione, sogno. I quadri aprono scorci su di un eterno presente dell’immaginazione, irraggiungibile dai mutamenti dello scorrere del tempo e collocati in un’atmosfera d’attesa, fatta di silenzi, dove i mutamenti temporali appartengono soltanto a quelli atmosferici."
Dal 2017 una sua opera è esposta in permanenza presso il Piccolomuseo di Fighille.
Ecco alcune sue opere recenti: