lunedì 31 maggio 2010

Viviani Enzo


Enzo Viviani è nato a Gonzaga, in provincia di Mantova ma vive e lavora a Verona. Diplomato al liceo artistico, ha studiato architettura a Venezia.

Dal 1970 ha allestito numerose mostre personali e partecipato ad importanti rassegne nazionali ed internazionali riscuotendo grande consenso di critica e pubblico.  Partecipa ormai da tannti anni ai piu' importanti concorsi nazionali di pittura ricevendo premi e riconoscimenti. Piu' volte premiato anche al Premio FighilleArte.
Sue opere figurano in importanti collezioni pubbliche e private nazionali ed estere. Dal 2017 una sua opera è esposta in permanenza presso il Piccolomuseo di Fighille.


Della sua arte ha scritto il critico Simone Fappanni nell'intoduzione ad un catalogo di una sua mostra personale: «le soffuse atmosfere tattili e visive di Enzo Viviani possiedono il dono della meta-narrazione: esse si configurano, infatti, come la presenza di molteplici componenti introspettive che trovano nell’insieme la propria ragione d’essere, introducendo l’osservatore in una sorta di sofisticato e affascinante “racconto onirico”. In esso pare davvero impossibile non lasciarsi piacevolmente trasportare, cercando di scoprire significati e significanti che si moltiplicano caleidoscopicamente sulla superficie del dipinto, permanendo lungamente nella memoria e nell’animo. Enzo Viviani dipinge eleganti figure che si muovono, leggerissime, in spazi senza tempo in cui è la luce che ammanta il tutto a determinarne l’esistenza, la possibilità di esprimere se stesse all’interno di intelaiature coloristiche sintagmatiche, entro le quali lo sciogliersi e il dipanarsi di ogni tinta regala emozioni che raggiungono esiti di conclamata introspezione. Si ha, dunque, la netta impressione di attraversare, con lo sguardo e con la mente, una concertata verticalità ascensionale che procede dal segno per farsi essenza in una costruzione onirica che, tuttavia, non è mai criptica, ma anzi si apre alla fruizione con una straordinaria naturalezza. Così facendo, Viviani ci conduce, quasi per mano, all’interno del suo mondo, dove un gesto diventa evocazione e un silenzio metafisico si trasforma, istantaneamente, in un appello, davvero accorato, verso il disvelamento, graduale e progressivo, di quei particolari che rendono sempre più vicina la possibilità di esperire, in noi stessi, la trama sottile che il destino riserva forse a ogni uomo».
La donazione Viviani al Piccolomuseo di Fighille (ottobre 2017)

 Ecco alcune sue opere recenti:



Ringraziamo l'autore per le immagini fornite.

Clicca qui per visualizzare le opere presenti nel piccolomuseo di Fighille

https://fighillearte.blogspot.com/2010/05/opere-di-bruno-ceselin-nel-museo.html

sabato 1 maggio 2010

Opere di Filippo Volpi nel museo



Volpi Filippo



Filippo Volpi nasce a Città di Castello (Perugia), il 26 Dicembre 1982. La sua vena artistica si manifesta nel Marzo 2010, a seguito della visita al museo presso la casa natale di Michelangelo Buonarroti a Caprese Michelangelo (in provincia di Arezzo), dove viene folgorato e si innamora della Scultura. Dopo i primi tentativi con utensili tutt’altro che adeguati, è stato un susseguirsi di altre Opere. Inizialmente focalizza la sua passione nella riproduzione degli antichi blasoni e stemmi in pietra, partecipando con entusiasmo alle divertenti rievocazioni storiche medioevali, esibendosi al pubblico come “scalpellino”. 



Autodidatta e sperimentatore, dal 2013, la sua creazione artistica, maturata nel frattempo, lo porta sempre più ad affinare la tecnica nello scolpire nuove opere realizzate in Marmo,  Pietra Serena  e diversificati materiali per giungere anche all’espressione Pittorica. La sua è una scultura istintiva, priva di progetti e bozzetti iniziali ma semplicemente guidata dal cuore e dalle emozioni, “ vedo il progetto finito nel blocco, quello che c’è dentro è già scritto dalle venature del marmo, dalle falde della Pietra Serena, dai nodi del legno, devo solo collegarli e ricreare quelle forme così belle e sinuose che la natura mette a disposizione “. E’ nata così la prima serie di lavori – Abbracci – ideata proprio dal modello reale di una secolare Pianta di Ulivo divisa in due tronchi e riunitasi nel fusto. Appassionato di Arte Classica e della civiltà Egizia ci ripropone le antiche divinità in chiave moderna, prive di volto e corpo definito, in un non finito, compensato dalla bellezza della materia.  



Dall’inizio del 2014, Filippo Volpi, ha già partecipato a numerose mostre collettive e personali. Tra gli eventi, una mostra personale in occasione del Maggio Castiglionese (Castiglion Fiorentino), l’esposizione durante Spoleto Festival Art, una collettiva organizzata in occasione di Gold Italy ad Arezzo Fiere (Arezzo), la realizzazione di un presepe in Pietra per la Mostra d’arte Presepiale a Città di Castello, una mostra personale a Palazzo Pretorio a Sansepolcro (Arezzo), l’esposizione presso la Scoletta San Zaccaria a Venezia e a Palazzo Varotari a Padova, la partecipazione ad una collettiva a Palazzo Palffy a Bratislava, e l’esposizione di tre sue sculture in marmo in occasione della prima biennale internazionale d’arte in Umbria tenutasi alla Rocca di Umbertide e presso il convento di San Francesco a Montone (Perugia). Tra le opere pubbliche, la realizzazione della Fonte Battesimale nella Chiesa di San Biagio di Nuvole a Città di Castello (PG).


Clicca qui per visualizzare le opere presenti nel piccolomuseo di Fighille

https://fighillearte.blogspot.com/2010/05/opere-di-bruno-ceselin-nel-museo.html

Opere di Annalisa Giacomelli nel museo



Giacomelli Annalisa


Annalisa Giacomelli vive e lavora a Bussolengo. Si dedica da tanti anni alla pittura e partecipa ad alcuni fra i piu' importanti concorso nazionali nei quali ha ottenuto riconoscimenti e apprezzamento da critica e pubblico. Fa parte dell'associazione "La Macia de color" con cui ha allestito varie mostre collettive in importanti località italiane. 
"Le opere di Annalisa Giacomelli sono caratterizzate da una ricerca del colore deciso e di forte impatto, dall'attenzione al soggetto significativo e da suggestioni visive piuttosto nette. Si tratta di opere figurative particolarmente attente alla presenza di giochi di luce e di cromie suggestive, spesso di dimensioni medio-grandi, nelle quali il realismo cromatico lascia il passo a una libera sperimentazione. Il tratto, ora più dettagliato, ora più libero, è sempre descrittivo e risente di una lunga esperienza e sperimentazione con tecniche di vario tipo, pur tornando all'olio come tecnica prediletta."
Dal 2018 una sua opera è esposta in permanenza presso il Piccolomuseo di Fighille.
Ecco alcune sue opere recenti:


Ringraziamo l'autore per le immagini fornite.

Clicca qui per visualizzare le opere presenti nel piccolomuseo di Fighille

https://fighillearte.blogspot.com/2010/05/opere-di-bruno-ceselin-nel-museo.html

Opere di Fabrizio Spadini nel museo



Spadini Fabrizio

 

Fabrizio Spadini nasce in provincia di Milano nel 1975 e studia illustrazione, grafica e design. All’esperienza ventennale come freelance per case editrici e agenzie di pubblicità affianca la passione per l’animazione, collaborando come concept artist con aziende che operano nel settore dell’intrattenimento e dei videogames.
Trasferitosi in Toscana, riscopre la passione per le tecniche tradizionali, in particolar modo per la pittura a olio realizzata “en plein air”. In occasione di Lucca Comics 2016 ha presentato il progetto Oilrobots - Futuro Anteriore, dove elementi dell’iconografia delle serie animate giapponesi degli anni 70-80 si accostano allo stile e alle atmosfere della tradizione pittorica dei Macchiaioli Toscani.
Cosi' introduce alla sua pittura Giovanni Pichi Graziani: “I dipinti di Spadini si mostrano nella loro freschezza, realizzati molto spesso en plein air. Privi di campiture, sono le macchie di colore a dar risalto a forme non precisamente delineate ma capacissime di rendere l'impressione di un luogo e di un tempo simultaneamente reale e surreale. I giganti di metallo, robot dell'illustrazione nipponica della seconda metà del XX secolo, si insinuano così nella pittura verista macchiaiola. Quest'elemento epico però non è mai rappresentato in pose dinamiche, anzi, appaiono spesso come relitti polverosi, arrugginiti, reperti archeologici di un mondo estraneo.
L’artificio artistico colloca icone fantastiche sullo stesso piano di elementi reali o realistici, dislocati in un passato abbastanza lontano da permettere la fusione tra ricordo, immaginazione, sogno. I quadri aprono scorci su di un eterno presente dell’immaginazione, irraggiungibile dai mutamenti dello scorrere del tempo e collocati in un’atmosfera d’attesa, fatta di silenzi, dove i mutamenti temporali appartengono soltanto a quelli atmosferici."
Dal 2017 una sua opera è esposta in permanenza presso il Piccolomuseo di Fighille.

Ecco alcune sue opere recenti:


Ringraziamo l'autore per le immagini fornite.

Clicca qui per visualizzare le opere presenti nel piccolomuseo di Fighille

https://fighillearte.blogspot.com/2010/05/opere-di-bruno-ceselin-nel-museo.html

Opere di Antonio Civitarese nel museo



Civitarese Antonio

 

Antonio Civitarese è nato in Abruzzo (Italia) nel 1957. Da molti anni è attivo nel campo dell'arte e ha avuto modo di esporre le proprie opere in Italia e all'estero. Nel 1978 inizia la sua ricerca in pittura. Nel 1981 lavora in Australia dove crea opere d'arte con colori e ossidi locali naturali. Nel 1985 si sposta in Francia dove affianca la ricerca artistica con l'insegnamento. In questi anni realizza un laboratorio di pittura con i bambini della scuola elementare di Arbant-Oyonnax. Tornato in Italia inizia una intensa attività che lo porta a partecipare a numerose mostre collettive  e personali fra cui possiamo ricordare quelle svoltesi a Roma, Bari, Pescara, Sanremo, Lanciano, Campomarino, Sangemini, Cortona, Forlì, Spello e Francavilla al Mare. All'estero espone ancora in Francia a Bourg e Bresse, in Germania, a Stoccarda e Reutlingen ed in Grecia ad Atene.
Partecipa inoltre ai piu' importanti concorsi nazionali di pittura ove viene piu' volte premiato da pubblico e critica.  Dal 2017 una sua opera è esposta in permanenza presso il Piccolomuseo di Fighille.
Il prof. Giuliano Lepri parla cosi' della sua pittura: “Vorrei raffigurare, più che l’apparenza delle cose l’idea delle cose stesse, nella forma più conscia e diretta, quello che lo sguardo puro e nuovo alla vita coglie con lo stupore della primavera scoperta o quello che il dolore scava dentro l’uomo lasciandogli la ferita”. Così, in una lettera a U. Apollonio nel 1953, scriveva il grande pittore Afro Basaldella, a proposito di quello che lui voleva raffigurare nelle sue splendide tele; ed è proprio con questa calzante dichiarazione di intenti che voglio iniziare a parlare) della pittura di Antonio Civitarese, pittore di grandi doti e di sicura genialità che nelle sue tele intende raffigurare - riuscendoci a meraviglia - “più che l’apparenza delle cose l’idea delle cose stesse”...
Ecco alcune sue opere recenti:


Ringraziamo l'autore per le immagini fornite.

Clicca qui per visualizzare le opere presenti nel piccolomuseo di Fighille

https://fighillearte.blogspot.com/2010/05/opere-di-bruno-ceselin-nel-museo.html

Opere di Mirto Testolin nel museo



Testolin Mirto

 

Mirto Testolin vive e lavora a Rugliano in provincia di Vicenza. E’ un pittore autodidatta, socio fondatore del GAZ (Gruppo Artisti Zugliano). Finiti gli studi di Chimica Tintoria a Valdagno e concluso un periodo lavorativo che lo vedeva spesso impegnato in trasferte in Italia e all’estero, dalla seconda metà degli anni ottanta può dedicarsi con più continuità alla pittura.
Il tema trattato da questo periodo fino al 2000, è il paesaggio tradizionale pur evolvendo e sintetizzando le forme, dopo un breve periodo dedicato al tema “India” da lui visitata per lavoro cui dedica una seppur limitata serie di opere. Dal 2003 si dedica al tema del traffico urbano, una scelta dettata dal “voler ritrarre il nostro tempo”.
Di quest’ultimo periodo sono le partecipazioni ad importanti collettive a Padova, Riccione, Ferrara, Firenze, Stoccarda ed Helsinki.
Ha tenuto diverse mostre personali in ambito zonale ed in importanti centri tra cui possiamo ricordsare Marostica, Schio, Vicenza, Trieste e Bologna.
Partecipa ai piu' importanti concorsi nazionali in cui ottiene riconoscimenti e apprezzamento da pubblico e critica. Da ricordare in modo particolare la segnalazione con diploma di merito al Premio Arte Mondatori 2006 con l’opera “ Tangenziale”.


Si legge nella presentazione ad una sua mostra personale: "La sua attenzione si sofferma in modo particolare sulla presenza della macchina, come simbolo della vita frenetica, della contemporaneità senza però cedere a facili esaltazioni tecnologiche. A cento anni dalla nascita del movimento futurista, questa mostra assume le caratteristiche di una rievocazione. La descrizione del veicolo non è mai analitica, ma sintetica mentre la figura umana, quando compare nella tela, è una semplice sagoma scura che assume una funzione decorativa. Tale tema offre all’artista una vasta gamma di possibilità cromatiche, perché ha in sé il concetto del movimento e perché si inserisce nel contesto urbano della città. In questo modo riesce a ricavare un ritratto della vita nella sua routine più anonima ed impercettibile. La tecnica è pastosa e ricca di tonalità calde e luminose che si intrecciano ai colori freddi dello sfondo. Nei dipinti si scontrano due elementi: la riproduzione realistica e “fotografica” e la personalità di esecuzione che non intacca mai l’immagine".

Dal 2017 una sua opera è esposta in permanenza presso il Piccolomuseo di Fighille.

Ecco altre sue opere recenti:



Ringraziamo l'autore per le immagini fornite.

Clicca qui per visualizzare le opere presenti nel piccolomuseo di Fighille

https://fighillearte.blogspot.com/2010/05/opere-di-bruno-ceselin-nel-museo.html

Opere di Bruno Daffini nel museo




Daffini Bruno



Bruno Daffini ha vissuto e lavorato a Castellucchio (MN) dove muore nel 2019. Pittore paesaggista particolarmente apprezzato, per oltre 30 anni prende parte alla vita artistica nazionale ed è presente a mostre, rassegne e concorsi dove coglie ambiti riconoscimenti e significativi premi. «Sono come le canzoni a voce spiegata, quella dei colori, le opere pittoriche di Bruno Daffini. La luce è calda, parla dei tramonti e del cielo di tutte le stagioni»
Argomento privilegiato è il paesaggio. Può essere una contrada nella campagna, lo scorcio di un paese visto a distanza ravvicinata, una casa colonica ed un capanno. In genere queste abitazioni parlano d'altri tempi e hanno la musica della nostalgia.
Dal 2017 una sua opera è esposta in permanenza presso il Piccolomuseo di Fighille
Ecco alcune sue opere recenti:



Ringraziamo l'autore per le immagini fornite.

Clicca qui per visualizzare le opere presenti nel piccolomuseo di Fighille

https://fighillearte.blogspot.com/2010/05/opere-di-bruno-ceselin-nel-museo.html



Opere di Donato Ciceri nel museo



Ciceri Donato

 

Dopo un periodo dedicato proprio all’affresco e ai murales e un altro di apprendimento e di pratica dell’incisione ad acquaforte e acquatinta, Donato Ciceri trova la sua vena migliore nelle opere a olio e acrilico, ottenendo, non solo un convinto e unanime consenso da parte degli organi di stampa, della critica e del più vasto pubblico, ma anche concreti riconoscimenti in molti concorsi e in numerose estemporanee ed esposizioni personali e collettive.
Ricordiamo in proposito, solo a puro titolo esemplificativo, i primi premi di Erba, Lecco, Leggiuno, Luino, Alserio, Alzate Brianza, Albese, Eupilio, Carate Brianza, Bulciago, Agra (Varese), Robecco sul Naviglio, Rogeno, Casalmaiocco (Milano) e la partecipazione a concorsi di alto livello come l’Agazzi di Mapello (Bergamo), in un arco di tempo che si estende soprattutto negli ultimi vent’anni, senza dimenticare che nel 1999 l’artista fu incaricato di affrescare l’abside della Chiesa di San Biagio a Orsenigo.
Tra le tante riconosciute qualità di Ciceri, da segnalare particolarmente la notevole capacità dell’artista di interpretare al meglio tanto la figura umana, quanto le nature morte, quanto il paesaggio, sempre con originalissimi e quanto mai efficaci stilemi espressionistico-informali, con qualche sporadica fuga simbolico-astratta in avanti, e con una serrata dialettica tra il colore e la luce, assoluti padroni della scena, in un susseguirsi di opere di grande suggestione chiaroscurale, a volte tendenti al monocromatismo o, meglio ancora, a un singolare mix di tonalità per lo più fredde squarciate da violente esplosioni di brillanti pennellate calde.
Indicative ed emblematicamente espressive nel contesto di queste considerazioni, oltre a splendide nature morte, citiamo opere come Crocifissione, Il pianista, Il volto della saggezza, Pagliacci (“Interpretazione della tristezza nel volto dell’allegria”) tra i lavori riservati alla raffigurazione della figura umana e Barche, Lecco, Leggiuno, Darsena su Eupilio, Barlassina, Albese e Asso per quanto riguarda i paesaggi, tutti di grande e magnetica essenzialità compositiva e cromatica (Silvano Valentini - Critico d'arte).
Dal 2017 una sua opera è esposta in permanenza presso il Piccolomuseo di Fighille. Ecco alcune sue opere recenti:



Ringraziamo l'autore per le immagini fornite.

Clicca qui per visualizzare le opere presenti nel piccolomuseo di Fighille

https://fighillearte.blogspot.com/2010/05/opere-di-bruno-ceselin-nel-museo.html