sabato 1 maggio 2010

Fornaciari Angelo



Angelo Fornaciari è nato a Viareggio nel 1948 e fin da piccolo è stato abituato all’ambiente artistico dal momento che anche il padre era un appassionato pittore. E’ così che Fornaciari si avvicina all’arte e ai colori, passione che coltiverà  anche una volta divenuto architetto, cercando di trasmettere allo spettatore le proprie visioni ed emozioni, ma anche lasciandogli la possibilità  di dare alle opere una personale interpretazione.“Per me il quadro è un libro – afferma Angelo – ogni giorno, guardandolo, ci si deve scoprire una pagina nuova”.
A ventidue anni gli viene affidata la cura delle scenografie teatrali di un famoso spettacolo nel tempo di Carnevale e ciò gli permette di avere a che fare almeno una volta l’anno con i colori ed i pennelli, perché è impegnato negli studi per il conseguimento della Laurea in Architettura che ottiene a Firenze nel 1974. Continuerà a cimentarsi in lavori teatrali per altri venti anni. Una volta architetto insieme alla professione torna all’amore per la Pittura.
Espone per la prima volta nel 1992 nel Chiostro di Sant’Agostino a Pietrasanta presentato dal suo primo critico Giuseppe Cordoni. Ama dire che viaggia su una lama di rasoio, un momento più di qua è astratto, un attimo più di là è figurativo. I soggetti sono pretesti di colore; quello che conta sempre è un insieme che si sostiene, si integra e si complementa. 
Ha tenuto mostre personali e collettive in più parti d’Italia (Gioia del Colle, Firenze, Massarosa, Ruffano, Seravezza, San Giovanni in Persiceto, Roma, Torino, Milano, Bologna, Brescia) e all’estero (San Pietroburgo).
Nel 2009 ha vinto il Premio delle Arti - Premio della Cultura al Circolo della Stampa di Milano; ed ancora altri numerosi premi, ed è presente in cataloghi ufficiali. È stato invitato dal Ministero della Cultura russa per una personale a Astrackan, nella Russia meridionale, dove ha tenuto una conferenza sull'Arte italiana.
Nel 2010 è protagonista di una mostra presso l'Anfiteatro della Cultura di Roma curata dal prof. Carlo Franza e dal titolo “Le architetture del colore”. Cosi' il prof. Franza parla della sua pittura nel catalogo della mostra:
“Sorprende non poco la maturazione pittorica di Angelo Dionigi Fornaciari, che insiste da sempre e con una passione poetica di ascendenza informale intorno al paesaggio italiano, toscano, fra mare e terra, scavato non nei dettagli ma nella costruzione emozionale dell’insieme scenografico e della materia che si fa interprete del mondo e dell’esistenza che varia col tempo e le stagioni. La sua è stata una vocazione generosa per la pittura, un variare di forme, dimensioni, relazioni, composizioni, tra la ripresa di slanci di un’infinita gamma di variazioni entro il luogo dato dalla tela e la vera unicità dell’impasto dei colori che si impregnano di mille stesure. La materia è come ritmata da un pensiero naturale, da una visione robusta di luoghi segreti, da albe, brine e tramonti che setacciano colori come coriandoli festosi. La sua visione del paesaggio non è ancora una variante astratta ma la similitudine di una bellezza tutta interiore e tutta sentita che diventa lo scheletro dell’opera, irrorato da grumi di materie e di colori che si sfibrano sotto le luci del giorno e della sera”.
Dal 2018 una sua opera è esposta in permanenza presso il Piccolomuseo di Fighille.

Ecco alcune sue opere recenti:



Ringraziamo l'autore per le immagini fornite.

Clicca qui per visualizzare le opere presenti nel piccolomuseo di Fighille

https://fighillearte.blogspot.com/2010/05/opere-di-bruno-ceselin-nel-museo.html