sabato 1 maggio 2010

Lomi Massimo



Massimo Lomi, nasce a Livorno nel 1953. Nipote di Giovanni Lomi, artista noto come pittore post-macchiaiolo e apprezzato cantante lirico. il padre Federico, ottimo esecutore di musica Jazz. Fin da giovanissimo segue il nonno nelle sue ex-tempore en plain air, assimilando il sapore della pittura dal vero, così cara a quella generazione di Artisti a cavallo l’800 e il il’900. Sempre con il nonno visita periodicamente musei e collezioni private imparando così ad osservare. Gli studi scolastici lo evidenziano costantemente come un creativo e lo indirizzano a frequentare il Liceo artistico nel 1968. E’ qui a Carrara che inizia ad affinare il suo istinto pittorico. Lo studio della figura e la confidenza con la materia colore lo portano alla scelta annunciata di fare vera attività artistica di questa sua passione/vocazione. Si presenta così, nel 1972, alla sua prima personale a Milano, dove viene apprezzato per l’originalità che esprimono le sue opere. Sospinto dal padre Federigo, suo primo estimatore, allestisce altre esposizioni in numerose città, fino ad acquisire una precisa posizione nel panorama figurativo.
Nei suoi frequenti viaggi apprende e sviluppa temi lontani dalla concezione nostrana e matura artisticamente quella esperienza che solo osservando oltre si può assimilare. Comprende così, dopo il soggiorno in Sri Lanka, nel 1987, e il viaggio negli Stati Uniti l’anno seguente, la necessità di trovare un taglio, un’inquadratura d’immagini innovativa che puntualmente riesce a scoprire e a trasmettere nelle sue realizzazioni pittoriche. Nel 1990 viene nominato Segretario del Gruppo Labronico, uno dei più antichi sodalizi italiani, che nel suo passato può vantare nomi come Annigoni, Modigliani e Novellini.
Nel 1991 perde improvvisamente il padre, suo importante compagno di cammino.
Nel 1994, dopo la nascita della figlia, Beatrice (1992), e prima dell’arrivo della secondogenita Virginia (1995), il Comune di Livorno gli dedica la prima mostra antologica ai “Bottini dell’Olio”.
Numerose sono le esposizioni tenute in gallerie pubbliche e private.
Nel 2000 è tra gli Artisti scelti per il Giubileo e nello stesso anno espone all’Artexpo al Javits Center di New York. Fino al 2002 disegna la copertina della rivista “Toscana Lions”. Nel 2003 espone al Parlamento Europeo di Bruxelles. Nel recente passato, in occasione del 1° Anno di Pontificato, viene ricevuto dal Santo Padre Benedetto XVI per l’opera “Atmosfere di fede”.

Dal 2018 una sua opera è esposta in permanenza presso il Piccolomuseo di Fighille.
Della sua pittura si è occupato anche il critico Giovanni Faccenda nel libro monografico "Gli altri orizzonti della pittura di Massimo Lomi".
Ecco alcune sue opere recenti:


Ringraziamo l'autore per le immagini fornite.

Clicca qui per visualizzare le opere presenti nel piccolomuseo di Fighille

https://fighillearte.blogspot.com/2010/05/opere-di-bruno-ceselin-nel-museo.html