Dopo un periodo dedicato proprio all’affresco e ai murales e un altro di apprendimento e di pratica dell’incisione ad acquaforte e acquatinta, Donato Ciceri trova la sua vena migliore nelle opere a olio e acrilico, ottenendo, non solo un convinto e unanime consenso da parte degli organi di stampa, della critica e del più vasto pubblico, ma anche concreti riconoscimenti in molti concorsi e in numerose estemporanee ed esposizioni personali e collettive.
Ricordiamo in
proposito, solo a puro titolo esemplificativo, i primi premi di Erba, Lecco,
Leggiuno, Luino, Alserio, Alzate Brianza, Albese, Eupilio, Carate Brianza,
Bulciago, Agra (Varese), Robecco sul Naviglio, Rogeno, Casalmaiocco (Milano) e
la partecipazione a concorsi di alto livello come l’Agazzi di Mapello
(Bergamo), in un arco di tempo che si estende soprattutto negli ultimi
vent’anni, senza dimenticare che nel 1999 l’artista fu incaricato di affrescare
l’abside della Chiesa di San Biagio a Orsenigo.
Tra le tante
riconosciute qualità di Ciceri, da segnalare particolarmente la notevole
capacità dell’artista di interpretare al meglio tanto la figura umana, quanto
le nature morte, quanto il paesaggio, sempre con originalissimi e quanto mai
efficaci stilemi espressionistico-informali, con qualche sporadica fuga
simbolico-astratta in avanti, e con una serrata dialettica tra il colore e la
luce, assoluti padroni della scena, in un susseguirsi di opere di grande
suggestione chiaroscurale, a volte tendenti al monocromatismo o, meglio ancora,
a un singolare mix di tonalità per lo più fredde squarciate da violente
esplosioni di brillanti pennellate calde.
Indicative ed
emblematicamente espressive nel contesto di queste considerazioni, oltre a
splendide nature morte, citiamo opere come Crocifissione, Il
pianista, Il volto della saggezza, Pagliacci (“Interpretazione
della tristezza nel volto dell’allegria”) tra i lavori riservati alla
raffigurazione della figura umana e Barche, Lecco, Leggiuno,
Darsena su Eupilio, Barlassina, Albese e Asso
per quanto riguarda i paesaggi, tutti di grande e magnetica essenzialità
compositiva e cromatica (Silvano Valentini - Critico d'arte).
Dal
2017 una sua opera è esposta in permanenza presso il Piccolomuseo di
Fighille. Ecco alcune sue opere recenti:Ringraziamo l'autore per le immagini fornite.
Clicca qui per visualizzare le opere presenti nel piccolomuseo di Fighille