domenica 25 aprile 2010

Minestrini Fausto


 

Fausto Minestrini è nato a Perugia nel 1950. Si è avvicinato alla pittura fin da giovane, esprimendosi in maniera figurativa. L’incontro con artisti di tendenza informale lo entusiasma al punto che inizia una lunga e appassionata ricerca sulla materia. Abbandona gradualmente la figura e propone sempre più una pittura intrisa di atmosfere misteriose e romantiche che rendono le sue opere inconfondibili e personalissime. 
Ha fondato il centro artistico "Mulino della Roscia" dove oltre a numerose iniziative, dirige una scuola di pittura.



Minestrini è un nome importante dell'arte contemporanea ed è stato un protagonista di spicco delle prime edizioni del nostro premio di pittura, quando, nei primi anni Ottanta ottenne numerosi riconoscimenti e premi. Da allora la sua carriera ha conosciuto tante ed importanti tappe che hanno portato le sue opere in giro per il mondo: da Cannes a Miami, da Pechino a Venezia, per finire alla ormai prossima nuova grande mostra negli Stati Uniti. Le sue opere fanno ormai parte di collezioni pubbliche e private nei cinque continenti.
Nel 2019 dona una sua opera alla collezione pubblica del Piccolomuseo di Fighille.



Cosi’ il critico Franco Calzavacca parla della sua arte: "L’esito del percorso di Fausto Minestrini ha portato a dipinti spigliati e consapevoli, certamente positivi nonostante le ansietà e le inquietudini che si intravvedono nelle pieghe dell’opera attraverso simboli descrittivi a sigla del quadro. Sul fondo c’è il disagio di un’intera generazione, bruciature e ferite che soltanto la pietà compone secondo regole naturalistiche, le stesse che Minestrini ama approfondire nel suo contatto costante con un ambiente adatto a favorire queste osservazioni, nel verde della campagna umbra, in un luogo misterioso e scaramantico come Casa del Diavolo.Il suo crescente interesse verso una piu’ aperta possibilità espressiva oltre le condizioni di una ritualità realistica, eppure tenendone conto, lo ha condotto ad accogliere l’oggetto come partecipazione alla commedia umana, fuori dalle convenzioni che legano alla consuetudine.
Per questi motivi ogni cifra rappresentativa si inserisce nei suoi dipinti come punto focale intorno al quale l’artista costruisce il suo apparato scenografico, le sue strutture ideali, a tagli decisi ed a brandelli cromatici. Naturalmente, oltre ad essere una chiave di lettura per l’osservatore. Ma non voglio sovrapporre queste osservazioni a quanto ho già espresso, scrivendone, sull’opera di Minestrini. Preferisco pensare al suo modo di vivere ed operare, in arte e nella vita, senza lasciarsi suggestionare dalle sconnessioni della storia.
Nei nostri incontri per formulare una giusta impostazione alla monografia che conclude una prima fase della sua attività aprendosi a ciò che avverrà in seguito, Fausto mi disse che quando egli cammina per la strada ed incontra una persona od inquadra un oggetto, le forme si insinuano in lui coinvolgendolo totalmente.
Poi le stesse forme ed il colore dentro ed intorno a queste vengono lasciati alle spalle per dare vita ad una traccia nuova che sconcerta l’autore stesso per il flusso pittorico che ne consegue, stimolato dal pulsare dell’immaginazione. 
E’ un processo creativo contemporaneamente perseguito nella duplicità dell’invenzione per cui ogni dipinto di Minestrini è l’uno e l’altro, la memoria e l’anticipazione del futuro, in felice simbiosi."

Per altre informazioni: https://minestrini.com

Ecco alcune sue opere recenti:



Ringraziamo l'autore per le immagini fornite.

Clicca qui per visualizzare le opere presenti nel piccolomuseo di Fighille

https://fighillearte.blogspot.com/2010/05/opere-di-bruno-ceselin-nel-museo.html