“Nel mezzo del cammin di nostra vita / mi ritrovai per una selva oscura, / ché la diritta via era smarrita. / Ahi quanto a dir qual era è cosa dura / esta selva selvaggia e aspra e forte / ché nel pensier rinova la paura!”.
Con questi versi inizia la Divina Commedia, il più importante poema della tradizione culturale italiana.
Dante Alighieri, la scrisse nel ‘300, intorno al 1321 e anche grazie ad essa divenne uno dei precursori della lingua italiana. La giornata di domani, il 25 marzo, celebra dal 2020 il Dantedì, o per dirla in “volgare inglese” il Dante-day. Fu scelta questa data perché gli studiosi ritengono che proprio il 25 marzo iniziò il viaggio ultraterreno che il poeta descrisse nei 14.233 versi della Divina Commedia. Quello di domani è poi particolarmente importante perché si sovrappone alla ricorrenza dei 700 anni dalla morte.
Per celebrare questa iniziativa il Piccolomuseo di Fighille domani comunicherà l’inserimento in collezione di un’opera legata alla figura di Dante Alighieri e che ci giunge … dall’Ucraina attraverso la Campania.
Domani tutti i dettagli.