Torniamo
ad occuparci dell'opera che Enzo Maneglia ha donato nei giorni scorsi alla
collezione del Piccolomuseo di Fighille per proporre un breve commento critico
del Prof.Franco Ruinetti:
"In
tutte le opere di MAN, al secolo Enzo Maneglia, quindi anche in questa,
c'è un certo distacco visionario, che però non è fuga e sembra d'essere a
mezz'aria tra la realtà immanente e la libertà assoluta della fantasia. Tali
realizzazioni hanno un certo sentore surreale, ma, come è nella sua natura,
l'artista si esprime con vena umoristica e il sorriso è a fior di labbra.
In
questo quadro che l'autore ha donato al PiccoloMuseo di Fighille c'è
rappresentato il critico d'arte occhialuto che valuta un dipinto da attaccare
al chiodo sulla parete e offrirlo alla visione di tutti. I tratti sono
essenziali, c'è assenza di colore eppure nulla manca. L'equilibrio compositivo
e l'intonazione generale, parenti stretti del talento, sono i segreti
dell'artista. E MAN è sempre Maneglia."