Dopo le
presentazioni del presidente della ProLoco Giacomo Domini e il saluto del Sindaco di Citerna Giuliana Falaschi, il prof.
Franco Ruinetti ha introdotti i temi della mostra.
Ecco uno stralcio del suo intervento:
Particolarmente apprezzato dal pubblico il libro-catalogo "Gli spilli di maneglia" appositamente creato per l'occasione.
Ecco uno stralcio del suo intervento:
"Prima di un paio di anni fa Maneglia
non era mai stato in quest'angolo dell'universo. Poi ha disegnato l'Alta
Valtiberina come un grande nido che abbraccia e protegge genti, animali, case
sparse e paesi.
Durante i suoi soggiorni a Fighille
diceva di vivere un incantesimo.
Gli pareva d'essere tornato nelle lontananze della fanciullezza,
in Turchia, sulle rive del Mar Nero. Risentiva i cori dei grilli cantare la
stessa canzone nella loro unica lingua. Rivedeva sui campi folle di lucciole
occhieggiare con le stelle, mentre dal minareto scendeva, ondeggiando come
un'eco, la voce del muezzin. Certamente la simpatia è stata
reciproca.
Infatti con la sua mostra alla Dogana Pontificia ha stabilito
contatti, amicizia con molti. I giovani hanno conversato con lui come se lo
conoscessero da sempre.
Ha fatto la caricatura-ritratto a
tante persone o personaggi di Fighille. Perché Maneglia è così, se uno ha la
faccia espressiva o da amico gli scatta la voglia di farne uno schizzo per non
dimenticarlo. E quegli appunti grafici riferiscono i soggetti a tutto tondo,
con simpatia, acuta introspezione, senza correggere i difetti come fanno certi
fotografi compiacenti, anzi mettendo alla berlina vezzi e vizi, sempre con
un'intonazione effervescente di benevolenza. Così gli amici di vecchia data, ma
anche nuovi e occasionali, strapazzati dal talento, diventano opera d'arte.
Maneglia può sorprendere.
La sua vocazione è quella
dell'umorista e, in questo versante, va annoverato tra i più premiati in campo
nazionale. Si distingue per l'eleganza, l'esattezza del segno.
Non fa scivoloni
nell'aggressività della satira, nella comicità grassa. Le sue espressioni
grafiche o grafico pittoriche sono punture di spillo, non pizzicano perché non
affondano, svegliano il solletico, accendono il sorriso. Divertendo chiamano a
riflettere. Guardano i motivi da un altro punto di vista.
Girano la frittata,
vanno dall'altra parte della luna, non si accontentano dell'opinione corrente,
in quanto l'umorista, pur con leggerezza, è un ribelle.
Diceva così Sigmund Freud.
E ci
vorrebbe coraggio per confutarlo"
Particolarmente apprezzato dal pubblico il libro-catalogo "Gli spilli di maneglia" appositamente creato per l'occasione.
La mostra continua fino al 13 ottobre !