Un nuovo artista entra a far parte della galleria di autori del piccolomuseo di Fighille con una scultura in polistirolo su Enzo Bearzot. Si tratta di un maestro di satira ed umorismo: ENZO MANEGLIA.
Originario di Zonguldak nella lontana Turchia vive ormai da molti anni a Rimini. E' da sempre un disegnatore. Pubblicò le prime vignette sul giornale cagliaritano Pepe e sale, poi, dal 1956, sul Travaso di Guasta di cui ben presto diventerà collaboratore fisso per "meriti speciali": Maneglia aveva infatti ideato la "plastivignetta", una composizione plastica, scenografica, ambientata, in cui cercava di unire il reale all'artificiale. Gli valse la medaglia d'oro alle Olimpiadi dell'Umorismo di Parma, nel 1960.
Ormai affermato, Maneglia vide pubblicate le sue vignette anche su periodici come Calandrino, Bertoldo, Candido (il settimanale umoristico fondato nel 1945 da Giovanni Guareschi), e su numerosi quotidiani. Uno di questi, "L'avvenire d'Italia", pubblicò vignette e caricature di personaggi della politica e del mondo dello spettacolo.
Numerose e di successo le sue mostre personali (ricordiamo quelle di Tolentino e Pescara) e le partecipazioni a vari concorsi (Lanciano, Ancona, Pescara).
Oltre che come disegnatore diventa celebre per le sue riproduzioni in polistirolo. Cosi' ne parla Luigi Morgione:
Ormai affermato, Maneglia vide pubblicate le sue vignette anche su periodici come Calandrino, Bertoldo, Candido (il settimanale umoristico fondato nel 1945 da Giovanni Guareschi), e su numerosi quotidiani. Uno di questi, "L'avvenire d'Italia", pubblicò vignette e caricature di personaggi della politica e del mondo dello spettacolo.
Oltre che come disegnatore diventa celebre per le sue riproduzioni in polistirolo. Cosi' ne parla Luigi Morgione:
"....il suo spirito estroso diventa efficace e corrosivo nell'uso che fa del polistirolo per riprodurre i personaggi più importanti del nostro tempo.
Si tratta di una serie di busti che costituiscono una straordinaria galleria di passioni e di vanità. Qui la disposizione umoristica di Maneglia resta ugualmente estranea ad ogni cattiveria, ma la sua capacità di cogliere i momenti più individuanti dei nostri miti quotidiani è di una sottigliezza impareggiabile. Il materiale fragile e duttile sembra ancora in movimento, e i tagli e gli scarti comunicano vitalità ai minimi spazi.
Andreotti plasmato nel polistirolo da Enzo Maneglia |
Cosicché alla fine ti accorgi che Maneglia è riuscito a rubare ai modelli la loro verità e a perfezionarla, ingigantendola senza deformarla: un gioco di mobilità e di ombre che prolunga la vita dei personaggi in una sfera d'arte nella quale non c'è posto più per le mistificazioni e l'uomo è solo con la sua umanità, ridicola o meschina ma sempre vicina alle sue normalità. Si vedano i busti di La Malfa e di Carter in particolare: la serietà un po' altezzosa del primo, l'aria disorientata e stupita da improvvisatore dell'altro restano evidenti all'occhio ma non hanno ne freddezza ne fissità, intenti come sono essi a continuare un discorso a una platea che li ha già giudicati."
Nella serie dei polistiroli è celebre il busto di Federico Fellini che fu donato direttamente al Maestro al Gran Hotel di Rimini il 25 settembre 1983 in occasione della presentazione del film “E la nave va” e che attualmente è conservato presso il Museo Fellini di Rimini.
Il Fellini in polistirolo di Enzo Maneglia |
Chiudiamo questa presentazione con questo breve passo tratto dal sito dell'autore:
"....La sua arma vincente, nel campo vasto dell’umorismo, è il rispetto. Il suo umorismo è sempre elegante, viene da dire leggero. Deriva dall’osservazione penetrante, non ha bisogno di stravolgere o capovolgere le situazioni, esso non è il famoso senso del contrario.
Emblematico il suo «Maestro d’orchestra», che è sul podio, nella postazione normale. La bacchetta lascia scritto nell’aria il proprio movimento e l’armonia si traduce nel filo di una matassa che si rompe, s’annoda, s’infrena. Considerando certe esecuzioni di Maneglia si può pensare che la verità sia povera senza la fantasia."
.....e con alcune vignette tratte dalla bella pubblicazione "Decalogo del Ciclista" edita dalla Provincia di Rimini, a cui si rimanda per approfondimenti:
.....e con alcune vignette tratte dalla bella pubblicazione "Decalogo del Ciclista" edita dalla Provincia di Rimini, a cui si rimanda per approfondimenti: