mercoledì 20 novembre 2019

Una mattina con Giancarlo Montuschi



Arriviamo alla casa-studio di Giancarlo Montuschi a metà mattina di una domenica grigia e piovosa. Mentre fuori piove senza sosta da molte ore, con strade e campi allagati, entriamo nel suo studio al piano terra di un’antica canonica alle porte di Anghiari. 
La stufa accesa crea un gran caldo e un forte contrasto con l’esterno. 
Ci immergiamo nelle comode poltrone dell’ingresso e con esse nel magico mondo di Montuschi. Quello che esce dai suoi racconti è un bel viaggio, dagli anni sessanta ad oggi, vissuto sul filo del ricordo di tante vicende e di tanti artisti con cui ha incrociato il proprio cammino: da Mario Schifano a Ibrahim Kodra,  da Tano Festa a Andy Warhol

nello studio di Montuschi
nello studio di Montuschi
Per raccontare quello che è stato, ed è oggi Montuschi, servirebbero dei libri, come i tanti che negli anni sono stati dedicati al suo lavoro. Riassumerli non è possibile e sarebbe riduttivo. Ci limitiamo a riportare questa definizione: Montuschi è uno degli esponenti di spicco dell'arte e della cultura Pop italiana. Innumerevoli le mostre in Italia e all’estero. Molte e importanti le Gallerie d’arte che si sono occupate del suo lavoro fra cui, ultima solo in ordine di tempo, una importante Galleria di Chicago negli Stati Uniti. 
Il mondo di Montuschi è fatto di magia e colori, di sogno e affabulazione. Non lascia indifferenti. Affascina e coinvolge.

 

Lo studio dove dipinge, appena di là del cortile, è un ex-capanno agricolo un po’ malmesso. Ma a sorreggere e a “consolidare” le vecchie pareti ecco decine e decine di opere multicolori che rendono l’ambiente assolutamente unico. La visita vale da sola il viaggio e, ancora una volta, permette di attraversare cinquant’anni di carriera di Montuschi. E’ qui che l’artista passa gran parte delle sue giornate a dipingere, lontano dai rumori e dalla fretta. Questo studio, per chi ama l’arte, è un parco giochi.  
Una incredibile raccolta di sogni, suggestioni, racconti.

 

Montuschi ci chiede di scegliere un’opera per il Piccolomuseo di Fighille fra le tante appese alle pareti. Un dono di grande valore per la nostra pinacoteca di cui sarà l'opera n.207 del catalogo generale.  
La scelta cade su un dipinto dedicato al mondo di Federico Fellini dal titolo “La dolce vita”.  Da ieri è in bella mostra nella sala principale del nostro  museo. 

E’ quasi ora di pranzo quando ci salutiamo, non ha ancora smesso di piovere e il cielo è piu’ grigio che mai. Non avremmo potuto scegliere un giorno piu’ adatto per far risaltare gli incredibili colori del mondo di Montuschi. 

All’artista, ancora una volta, il nostro grazie.

aneddoti e racconti di cinquant'anni di vita artistica
nello studio di Montuschi
nello studio di Montuschi
nello studio di Montuschi
girovagando per lo studio-laboratorio di Montuschi
girovagando per lo studio-laboratorio di Montuschi
girovagando per lo studio-laboratorio di Montuschi
girovagando per lo studio-laboratorio di Montuschi
girovagando per lo studio-laboratorio di Montuschi
girovagando per lo studio-laboratorio di Montuschi
Montuschi mentre appone la sua dedica al Piccolomuseo sul retro dell'opera
Montuschi mentre appone la sua dedica al Piccolomuseo sul retro dell'opera
Montuschi mentre appone la sua dedica al Piccolomuseo sul retro dell'opera
con Montuschi e l'opera donata al Piccolomuseo di Fighille
L'opera di Montuschi è giunta al Piccolomuseo di Fighille
Il tradizionale timbro che sancisce l'ingresso in collezione dell'opera di Montuschi