Arriviamo alla casa-studio di Giancarlo Montuschi a metà mattina di una
domenica grigia e piovosa. Mentre fuori piove senza sosta da molte ore, con
strade e campi allagati, entriamo nel suo studio al piano terra di un’antica canonica
alle porte di Anghiari.
La stufa accesa crea un gran caldo e un forte contrasto
con l’esterno.
Ci immergiamo nelle comode poltrone dell’ingresso e con esse nel
magico mondo di Montuschi. Quello che esce dai suoi racconti è un bel viaggio, dagli
anni sessanta ad oggi, vissuto sul filo del ricordo di tante vicende e di tanti
artisti con cui ha incrociato il proprio cammino: da Mario Schifano a Ibrahim Kodra, da Tano Festa a Andy Warhol.
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nello studio di Montuschi |
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nello studio di Montuschi |
Per raccontare
quello che è stato, ed è oggi Montuschi, servirebbero dei libri, come i tanti
che negli anni sono stati dedicati al suo lavoro. Riassumerli non è possibile e
sarebbe riduttivo. Ci limitiamo a riportare questa definizione: Montuschi è uno degli esponenti di spicco dell'arte e della cultura Pop italiana. Innumerevoli le
mostre in Italia e all’estero. Molte e importanti le Gallerie d’arte che si
sono occupate del suo lavoro fra cui,
ultima solo in ordine di tempo, una importante Galleria di Chicago negli Stati Uniti.
Il mondo di
Montuschi è fatto di magia e colori, di sogno e affabulazione. Non lascia
indifferenti. Affascina e coinvolge.
Lo studio dove dipinge, appena di là del
cortile, è un ex-capanno agricolo un po’ malmesso. Ma a sorreggere e a “consolidare”
le vecchie pareti ecco decine e decine di opere multicolori che rendono l’ambiente
assolutamente unico. La visita vale da sola il viaggio e, ancora una volta,
permette di attraversare cinquant’anni di carriera di Montuschi. E’ qui che l’artista
passa gran parte delle sue giornate a dipingere, lontano dai rumori e dalla
fretta. Questo studio, per chi ama l’arte, è un parco giochi.
Una incredibile raccolta di sogni, suggestioni, racconti.
Montuschi ci chiede di scegliere un’opera per il Piccolomuseo di Fighille fra le tante
appese alle pareti. Un dono di grande valore per
la nostra pinacoteca di cui sarà l'opera n.207 del catalogo generale.
La scelta cade su un dipinto dedicato al mondo di
Federico Fellini dal titolo “La dolce vita”. Da ieri è in bella mostra nella
sala principale del nostro museo.
E’
quasi ora di pranzo quando ci salutiamo, non ha ancora smesso di piovere e il
cielo è piu’ grigio che mai. Non avremmo potuto scegliere un giorno piu’ adatto
per far risaltare gli incredibili colori del mondo di Montuschi.
All’artista, ancora una volta, il nostro grazie.
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aneddoti e racconti di cinquant'anni di vita artistica |
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nello studio di Montuschi |
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nello studio di Montuschi |
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nello studio di Montuschi |
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girovagando per lo studio-laboratorio di Montuschi |
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girovagando per lo studio-laboratorio di Montuschi |
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girovagando per lo studio-laboratorio di Montuschi |
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girovagando per lo studio-laboratorio di Montuschi |
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girovagando per lo studio-laboratorio di Montuschi |
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girovagando per lo studio-laboratorio di Montuschi |
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Montuschi mentre appone la sua dedica al Piccolomuseo sul retro dell'opera
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Montuschi mentre appone la sua dedica al Piccolomuseo sul retro dell'opera |
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Montuschi mentre appone la sua dedica al Piccolomuseo sul retro dell'opera |
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con Montuschi e l'opera donata al Piccolomuseo di Fighille |
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L'opera di Montuschi è giunta al Piccolomuseo di Fighille |
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Il tradizionale timbro che sancisce l'ingresso in collezione dell'opera di Montuschi |