Palmina
che cogli l'uva
e canti
in semitono,
la tua
voce è anche musica
nel
pentagramma del filare.
Palmina,
hai messo
i primi
bocci a primavera
e già
al declinare dell'estate
sei la
reginetta di tutta la valle.
Palmina
Palmina:
passa
la brezza
come
una carezza
e muove
nell'armonia
le
foglie ancora verdi
che
offrono scintille di sole.
Anche
la tua folta chioma
dai
riflessi d'oro
danza e
scivola
nel
piccolo vento
e la
gonna leggera
come
lembo di vela
si
accorda al concento.
Palmina,
sono passati
cinquant'anni
da quella vendemmia
ma per
me sei rimasta,
soltanto
tu,
nel
filare a vendemmiare,
gli
altri sono affogati
nel
buio della memoria.
Sei
diventata una visione,
con le
luci, con i colori
della
purezza e della nostalgia
nel
gran sogno della giovinezza.
Amica
segreta,
talvolta
ancora
riesci
a distrarre
la pena
delle mie solitudini.
Sei
sempre uguale
perché
il tempo,
che si
nasconde,
ma
tutto trasforma e ruba,
mi ha
lasciato
come un
regalo
quell'angolo
di vita