Come
vorrei
tornare
fanciullo
con la
voce che corre
tra gli
scogli del torrente,
strillare
quando mia madre
mi doma
i capelli
col
pettine fitto.
Come
vorrei
volare
improvviso
alto
nel cielo
col
primo vento
d'amore
impossibile.
E
vorrei ancora,
nonna
Sofia,
sentirti
parlare
con
parole
raccolte
nei campi,
fresche
di rugiada,
mai
limate
nei
banchi di scuola.
Vorrei
perfino
di
nuovo pregare
insieme
a tutti i parenti
nello
scantinato
in una
notte
fredda
della guerra,
a
lucerna spenta,
con un
filo di voce
che
restava in gola
allo
scoppio di ogni cannonata.