Ero in
Fidolandia, un ipermercato per animali da compagnia, fornito all'inverosimile
di mangimi e oggetti per cani, gatti, conigli, porcellini d'India, volatili,
pesci, serpenti. Una donna, sui quaranta, quasi vestita, che oggi si dice sexy,
equivalente a stimolante, aperitivo di fantasie a luci rosse, parlava con la
titolare senza soluzione di continuità. E io distraevo la fretta guardandola.
Ma più che a lei rivolgevo l'attenzione ad Eros, un cagnolino bianco a pelo
raso. Lo reggeva nella culla di una mano. Una bestiola del genere così piccola
non l'avevo mai vista, non pensavo neanche potesse esistere. Quando le passai
vicino drizzò le orecchie, digrignò i dentini, come un lillipuziano che andasse
all'assalto col temperino.
La
signora e l'esercente gareggiavano nelle lodi e nelle amorevolezze per
quell'esserino, che a me faceva pena, l'una perché si dichiarava mamma, l'altra
certamente per mestiere. Ogni tanto la negoziante, che non riusciva a scollarsi
dalla facondia della cliente, si rivolgeva a me con un sorriso:
“Un po'
di pazienza, vengo subito”.
Intanto
andavo in giro per le corsie e gli scaffali ricolmi di stravaganze. Quando
sentii dire alla dama extra bona che desiderava un marito come Eros, interferii
veloce:
“Col
birillo fatto a spillo!”
Quella
mi lanciò con gli occhi due fulmini nero seppia senza frapporre nessun indugio
alla sua maratona verbale. E io ripresi a girare in quell'andirivieni di
percorsi soffermandomi di tanto in tanto per ammazzare l'attesa. C'erano le
ruote per roditori, dove gli animaletti vi corrono dentro sempre più in fretta,
solo per finta, senza avanzare di un passo. Così si prendono per il culo i
topi. Poi mi fermai davanti al reparto con tutto l'occorrente per raccogliere gli
escrementi dei cani. Una volta, se capitava di calpestarli, ci si consolava
sperando nella buona sorte. Ora, questi residui, non possono essere
dimenticati. C'è la multa. Ma, mi salta in mente: se il più caro amico
dell'uomo (e della donna) avesse la colite diarroica con risultati
inafferrabili, l'eventuale tutore dell'ordine farebbe la contravvenzione per
cacarella? Nella vetrina erano esposti guanti di plastica e sacchetti più o
meno grandi per tutte le taglie dei cani. C'era anche una serie di palette.
L'ultima aveva le dimensioni del badile. Era di misura per una vacca
d'affezione.
Finalmente,
con la botta di chiusura dell'uscio, finì il chiacchiericcio.
Contemporaneamente mi comparve di fronte la bottegaia. Scrollava ambedue le
mani come a dire che quella le aveva rotto ciò che non aveva.
“Eccomi,
in che ti posso essere utile?”
Mi
sorprese la familiarità, non l'avevo mai vista. Ci pensai su, poi risposi:
“Me ne
so scordato.”
Franco Ruinetti