L'artista Edi Brancolini
che dal 2013 è entrato a far parte della collezione del Piccolomuseo di
Fighille, dal 13 dicembre 2015 al 26 gennaio 2016 presso la
Torre Civica di Medole (MN) è il protagonista di una importante mostra personale dal titolo "IL VASO DI PANDORA".
Cosi' il comitato organizzatore introduce la mostra:
"la Torre Civica di Medole accoglierà i lavori di uno degli ultimi grandi simbolisti europei. Nato a Rovereto sulla Secchia (MO) nel 1946, fin dagli anni Sessanta Edi Brancolini persegue una ricerca puntuale e rigorosa che attraversa il mito e l’antichità per giungere ai lidi del contemporaneo. Utilizzando un linguaggio erudito e raffinato, l’artista modenese raccoglie l’eredità dei preraffaelliti e dei simbolisti fin de siècle, in una traiettoria che si pone, contemporaneamente, come rispetto della tradizione e profondo aggiornamento della stessa. Un’eleganza atemporale che, proprio grazie a questa sua peculiarità, riesce nell’intento di riassumere la grande cultura europea pagana e cristiana, toccando temi classici ma estremamente attuali, mostrando la capacità intertemporale del patrimonio culturale che permane. La mostra medolese presenta una sessantina tra opere storiche, recenti ed inedite che formano una coraggiosa pattuglia di immagini che resistono al clivaggio del naufragio dell’omogeneità. Una metafisica della sospensione declinata con innata eleganza riempirà le sale della Torre Civica di Medole per uno degli ultimi grandi eventi artistici del 2015."
Cosi' il comitato organizzatore introduce la mostra:
"la Torre Civica di Medole accoglierà i lavori di uno degli ultimi grandi simbolisti europei. Nato a Rovereto sulla Secchia (MO) nel 1946, fin dagli anni Sessanta Edi Brancolini persegue una ricerca puntuale e rigorosa che attraversa il mito e l’antichità per giungere ai lidi del contemporaneo. Utilizzando un linguaggio erudito e raffinato, l’artista modenese raccoglie l’eredità dei preraffaelliti e dei simbolisti fin de siècle, in una traiettoria che si pone, contemporaneamente, come rispetto della tradizione e profondo aggiornamento della stessa. Un’eleganza atemporale che, proprio grazie a questa sua peculiarità, riesce nell’intento di riassumere la grande cultura europea pagana e cristiana, toccando temi classici ma estremamente attuali, mostrando la capacità intertemporale del patrimonio culturale che permane. La mostra medolese presenta una sessantina tra opere storiche, recenti ed inedite che formano una coraggiosa pattuglia di immagini che resistono al clivaggio del naufragio dell’omogeneità. Una metafisica della sospensione declinata con innata eleganza riempirà le sale della Torre Civica di Medole per uno degli ultimi grandi eventi artistici del 2015."