Si apre domani la mostra omaggio a Paolo Del Vaglio presso il Piccolomuseo di Fighille.
La mostra si articola in 25 piccole grafiche che raccontano il rapporto con l'amico Enzo Maneglia in occasione delle festività natalizie.
Per l'occasione Maneglia ha realizzato una grafica esclusiva, anch'essa inserita in mostra, omaggio all'amico scomparso:
Paolo Del Vaglio è stato definito un "Capofila di un genere con Guido Clericetti, Gianni Chiostri, Ernesto Cattoni e suor Rosa Guerrini, ovvero il gruppo dei più apprezzati umoristi cattolici.
Al cartoon,
cioè la singola vignetta usata in genere dagli umoristi satirici, egli preferisce
la «striscia», ossia una successione di quattro vignette, tramite le quali si
sviluppa una storiellina: vengono presentati un concetto o una situazione e
poi, attraverso più battute, si giunge a quella conclusiva, la vera gag, che
suscita il sorriso.
L’interesse
di una modalità espressiva del genere sta nel fatto che – a differenza della vignetta singola, che sembra quasi uno sparo
destinato a colpire – la striscia permette di delineare un pensiero e
quindi induce a una considerazione o a un ragionamento. In tale prospettiva,
viene affidato all’umorismo una specie di ruolo meditativo. Il suo scopo, in sostanza, sembra essere
non tanto quello fine a se stesso di provocare solo un sorriso, bensì di
stimolare anche una riflessione.
I personaggi
del suo teatrino di carta sono (per una sua costante quasi assoluta) dei
rugiadosi angioletti o degli insinuanti, perfidi, piccoli diavoli. Creature che, proprio perché sono «fuori
dal mondo», riescono a vedere bene il nostro mondo dolente, evidenziandone con
limpida chiarezza limiti e magagne, che commentano con scioccante candore.