FAVOLETTA
Sei
tornato a trovarmi nell'aiola
amico
merlo,
dongiovanni
senza donne,
simpatico,
ma vanitoso:
ti
eleggo a mio fratello,
che
se mi ammiro
allo
specchio del passato
insieme
a te mi vedo al bar
con
Tizio, Caio, anche Sempronio.
Mi
guardi a distanza
con
un occhio per volta
come
fanno le galline
sventolando
qua e là
il
becco ocra,
schizzo
lucente
e
se faccio un passo
tu
ti allontani con due balzelli
per
ristabilire
il
reciproco rispetto
e
non hai parole:
sarai
mica muto!
o
non vuoi dare confidenza:
hai
il vestito nero lungo con la coda
come
fosse sempre festa,
portamento
pettoruto:
vedi
che grande eleganza!
Tua
moglie invece,
che
ho visto poche volte,
passa
quasi nascosta,
raccoglie
rapida
pagliuzze
per la casa,
vermetti
e bacche:
vedi
che brava massaia!
non
ha grilli per la testa,
indossa
un grembiule grigio
sempre
da giorno di lavoro.
Ha
la bellezza semplice
del
miracolo di natura,
non
si pavoneggia.
Quando
siete insieme
e
tu ti mantieni
quattro
saltelli più avanti,
sembrate
il principe e la domestica.
Amico
merlo
dal
becco ocra,
schizzo
lucente,
stai
in campana
che
se lei ti piantasse in asso
il
tuo bel vestito
da
gigolò senza carriera
sarebbe
la divisa a lutto
per
il funerale dell'amore.
(Franco Ruinetti)