Si svolgerà
nei mesi di Giugno e Luglio presso la Galleria Lineadarte di Napoli l’ottava
edizione dell’evento 20x20 Black&White, esposizione di carattere
internazionale dedicata al piccolo formato. Quest’anno vedrà in esposizione due
giovani artisti della Valtiberina: Riccardo Antonelli e Gilda Foni, che da ora, oltre che essere uniti nella vita, lo sono “ufficialmente“ anche nell’arte.
Diplomati
entrambi all’Istituto Statale d’Arte di
Sansepolcro, si sono incontrati nel 1995 , iniziando il loro percorso nella
vita e poi nell’arte, per dare vita ad un contesto domestico incentrato
sull’avvicendamento e sulla collaborazione creativa fin da subito.
Insolita
compartecipazione espositiva quindi, che di riflesso ricorda alcune famose
coppie di predecessori accomunate
nell’arte, una fra tutti quella di Frida Kahlo e Diego Rivera.
Il maestro
Antonelli, classe 1976, è ormai un artista che vanta numerose esperienze in
ambito internazionale e che, nello stesso periodo , sarà impegnato nell’evento Ars
Humana in occasione di Palazzolo Arte a
cura di Giovanni Pichi a Sansepolcro e, anche se non ancora ufficializzato
fino a Maggio, esporrà in un importante evento internazionale a Roma in
collaborazione con la Mondadori.
Gilda Foni,
classe 1980, personalità creativa e poliedrica, espone per la prima volta in
pubblico sebbene già da anni ha intrapreso un percorso di ricerca grafica in
cui rielabora la sua ricca formazione.
La Foni ha
il suo primo contatto con l’arte giovanissima, quando segue i laboratori
teatrali di Andrea Merendelli e Luca Ricci. Da qui si appassiona alla studio
del linguaggio del corpo e della scrittura creativa, seguendo parallelamente
seminari e laboratori in Italia con docenti di calibro internazionale.
Nel 2010
conosce e segue un seminario di Alejandro Jodorowsky, ed inizia uno studio
sulla simbologia e sulle potenzialità formative e terapeutiche delle arti.
Negli anni
successivi ha tenuto dei laboratori con bambini, adulti e ragazzi disabili nei
quali si è servita delle varie forme creative per incentivare vari percorsi di
crescita individuali e dove l’arte è stata elemento trainante per gli
obbiettivi terapeutici.
Il
linguaggio artistico di Gilda Foni, racchiude un’infinita gamma di riferimenti
simbolici che rimandano la mente alle raffigurazioni dei nativi d’America, alla
cultura asiatica e sudamericana.
Il processo
creativo è plasmato da una magica analisi emotiva che, con la figurazione,
traccia sul supporto una sorta di mappa percettiva del pensiero. Oltre che alle
opere grafiche e pittoriche, sta lavorando a dei progetti fotografici ed
all’arte del riciclo, che saranno presentati collettivamente nella sua prima
personale.
Un ambito
familiare davvero stimolante e promettente quello della giovane famiglia
biturgense quindi, che rimarca le forti energie e influenze artistiche del
territorio, capace come sempre di generare nuove prospettive e sinergie in
tutti campi della creatività umana, da quella produttiva a quella culturale.