Claudio Castiglioni da alcuni anni si dedica a tempo pieno alla sua grande passione che è sempre stata l’acquarello, folgorato giovanissimo da William Turner e dai grandi acquarellisti inglesi.
Ancora ragazzo,
ha la fortuna di poter dipingere “en
plein air” con la grande Dina Bellotti, paesaggi di Roma e della campagna
romana. In questi ultimi anni si è dedicato con caparbietà e slancio allo
studio di grandi acquerellisti contemporanei. Il suo tratto veloce e libero non
segue i canoni classici di questa magnifica tecnica convinto com’è che il
risultato migliore in pittura si ottenga togliendo il più possibile e non
aggiungendo dettagli.
«La pennellata
di Castiglioni – spiega la critica d’arte Mara Ferloni – è a volte
spregiudicata, ma crea atmosfere speciali dove i personaggi, quasi sempre
presenti nei suoi lavori sono, come direbbe Vincent Van Gogh, “circondati
dall’aria e sembrano poterla respirare”».
Castiglioni
racconta, con immagini di luce e colore, le architetture di Piazza del Popolo,
di Piazza Navona, di Via del Babbuino a Roma, o del Duomo di Milano, ma anche
la poesia della natura, fra barche al tramonto, o le suggestioni del mare del
porto di Nettuno.
Convinto
sostenitore dell’associazionismo, promuove e fonda l’Associazione Romana
Acquerellisti della quale diventa primo Presidente e della quale è tutt’ora
Predidente Onorario. Partecipa con successo a numerose manifestazioni nazionali ed internazionali ed è protagonista in importanti mostre collettive. E' presente nella collezione del Piccolomuseo di Fighille dal 2016.
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