giovedì 30 dicembre 2021

Serenata a mezzanotte (by Franco Ruinetti)

 

  

SERENATA A MEZZANOTTE

 

Ieri sera, come spesso mi capita, mi sono addormentato, in poltrona, davanti alla TV. Per me il programma era soporifero. Daltronde in quel canale dove danno racconti erotici non ci vado. Sono i più noiosi. I protagonisti, poveretti, fanno delle gran faticate e sempre si conosce già dall'inizio come va a finire.

Mi sono svegliato nel bel mezzo di un sogno che m'ha intenerito il cuore. Ero tornato bambino, giocavo con la gatta mentre mia madre, giovane, tirava la sfoglia.

Sono andato a letto verso la mezzanotte. Mia moglie era girata in qua e ronzava come un moscone in una stanza vuota.

Scivolando sotto le coperte m'è capitata l'idea di sollevarle col pollice la palpebra sinistra. E' così comparsa la pupilla glauca, spenta, che guardava senza vedere. E lei ha continuava a dormire con un occhio solo.

Poi si è scossa.

 

 


“Che c'è, ma che fai?”

Mi guardava e ora mi vedeva con gli occhi sbarrati. Allora le ho chiesto:

“Quanti anni ho?”

Continuava a guardarmi nella densità del silenzio alla luce velata dell'abat jour.

Ho insistito:

“Quanti anni ho?”

“Ma come!? Te ne sei scordato?... Ma dove vuoi andare a parare? Siamo diventati vecchi...

“No...no... vedi, sbagli, anche i calendari sbagliano...”

“Ah si!?”

“Certo. Siamo rimasti ai miei venti anni e tu ne hai quattordici. Non ci troviamo in questo letto, ma nel viale dei tigli, è ancora quella mattina del maggio odoroso. “

Lei continuava a guardarmi intensamente. Poi ha rotto l'incantesimo:

“Speriamo bene, ne riparleremo, ora dormi.”

Ho spento la luce e mi sono nascosto sotto le coperte in cerca di un altro sonno.

E la poesia è svanita nel buio.

Franco Ruinetti