L'artista Pasquale Marzelli, storico protagonista del progetto piccolomuseo di Fighille e uno dei più apprezzati artisti aretini
contemporanei, è stato protagonista nello scorso mese di luglio di una importante mostra personale ad Arezzo. La mostra curata dall’artista
e gallerista Danielle Villicana
D’Annibale e presentata dal giornalista culturale Marco Botti, ha riscosso un importante successo di pubblico.
Marzelli
ha proposto per l’occasione una serie di paesaggi della Toscana con il suo stile
inconfondibile. Nelle
opere in esposizione l’autore osserva il mondo rurale, i vigneti, gli oliveti,
i casolari con i tipici filari di cipressi, quindi scompone la scena e la
ricompone filtrandola attraverso la sua sensibilità e le sue esperienze di vita.
Dipinti
solo apparentemente bucolici, perché andando nel dettaglio l’osservatore
attento noterà una lamiera arrugginita, un cipresso ammalato, un muro
malridotto, segni tangibili dello scorrere del tempo e della transitorietà
dell’esistenza. Opere luminose, accattivanti, ma allo stesso tempo figlie di
una profonda ricerca sul rapporto tra uomo e natura.
Come
scrive la curatrice della mostra, «L’opera di Marzelli è poesia che desta
profonde emozioni. Una pittura gestuale, fluida e piena di libertà, ma allo
stesso tempo attenta ai particolari messi in evidenza con un metodico studio
della luce. Colori naturali e brillanti ammaliano lo spettatore. Gli ulivi e i
cipressi, che toccano il cielo con la grazia delle loro chiome, ispirano
sentimenti di pace e armonia. Solo uno che conosce nel profondo la campagna
toscana e la magia della sua dimensione agreste, può fissarle sulla tela con
risultati così convincenti».