L'artista pugliese Loredana Cacucciolo, entrata ormai
da alcuni anni a far parte della collezione del Piccolomuseo di
Fighille, è fra i protagonisti della manifestazione che si concluderà il prossimo 10 settembre, dal titolo NESSUNO CI CREDE.
Una
citazione del nobel alla letteratura del lontano 1934 accompagnerà la
fine dell’estate presso le sale di Zerouno, in una esposizione
interamente dedicata alla figurazione. Un’espressione concisa e ben
mirata di Pirandello apre un discorso infinito tra pazzia e lucidità,
verità e follia. Si è pensato alle opere d’arte, alla ’follia
passionale’ di chi dipinge e alla verità che trasmettono. Quanta verità
c’è nella figurazione? Nessuno potrà o saprà mai rispondere a questa
domanda. Sempre diversa, palese e chiara a chiunque la figurazione a
volte ritrae scene reali e concrete, altre volte è frutto di fantasia,
sogni, desideri, certo è che riesce a comunicare grandemente, molto più
di quanto riesca l‘astrazione. Una breve espressione di una commedia
ricorda la sicurezza ed eccentricità dell’arte che con esuberanza,
determinazione e sfrontatezza si palesa a tutti, senza preoccupazione di
ciò che deve ritrarre. ‘Nessuno ci crede’ è un’esposizione in cui le
opere di Assunta Cassa, Loredana Cacucciolo, Valerio Guacci, Giacomo
Sampieri parlano di realtà o follia con sfrontatezza lasciando
l’osservatore nel dubbio. Assunta Cassa nel tratto oramai distintivo
della sua arte si avvale di colore vivaci e vividi per inquadrare volti e
corpi sempre diversi dall’intensità avvolgente ed avvincente. Ora in
grandi formati ora in piccoli individua squarci di mondi sempre diversi,
dalla solitudine delle donne ai balli per strada, sempre con una mano
divenuta ricolma di intraprendenza e carattere. La maturità e maestria
di Loredana Cacucciolo le consentono di allontanarsi dalle precedenti
ricerche lasciando che la fugacità del tratto individui corpi nudi con
pennellate così intense e determinate, rapide ed incisive a favore di
creazioni sempre più raffinate ed eleganti dove la femminilità si palesa
con classe senza mai evolversi in volgarità. Valerio Guacci si esprime,
questa volta, con la figurazione, lasciando che volti e sguardi ben
impostati e corposamente studiati fungano da stimolo alla riflessione
per l’osservatore. Opere giustamente inquadrate, sguardi sempre
meditativi e figure umane rese con tecnica attenta e scrupolosa creano
opere dall’impostazione diversa dal consueto, per questo intriganti e
riflessive. Giacomo Sampieri fotografa con la pittura i suoi personaggi,
scatti di sorprendente impatto rappresentano squarci del reale
lasciando che tecnica e grandezza si palesino con grinta. Una selezione
dedicata all’acqua dove il blu cristallino è reso con sorprendente
precisione lasciando il pubblico immobile, a riflettere, davanti ogni
tratto.