lunedì 30 dicembre 2024

Gli spilli di maneglia (632)

 

Il 2025 bussa alle porte. Cosa porterà? Speriamo un po' di pace e serenità per tutti !

lunedì 16 dicembre 2024

martedì 10 dicembre 2024

Gli spilli di maneglia (629)

   

Una volta il Natale era preannunciato dai panettoni al supermercato, oggi dal via-vai di corrieri in movimento per la consegna dei pacchi !

lunedì 2 dicembre 2024

sabato 23 novembre 2024

Roberta Bagli in una lettura di Franco Ruinetti

ROBERTA BAGLI

Nelle sculture della riccionese è protagonista la figura umana, non tanto nella sua identità fisica, in quanto i particolari sono spesso solo sveltamente accennati, ma perché  essa è espressione dei sentimenti, in primis dell'amore e della pace. Il linguaggio privilegiato, il medium,  è quello della madre terra, la creta, duttile da plasmare, che l'artista passa alla fornace al naturale, patinata a bronzo o con altre tecniche. I risultati, cioè opere plastiche di dimensioni contenute, sono subito fruibili perché del genere figurativo, che viene dalla tradizione, dalle lontananze del tempo. I  modellati hanno sviluppi tondeggianti, le luci trascorrono nelle ombre come respiri.
Interessante la tematica de “Gli abbacci” che è frequente nella produzione. E' evidente: essi parlano dell'amore, cioè dell'attrazione tra i sessi, ma vanno oltre, fanno pensare   a quello ”che muove il sole e l'altre stelle”. Sono un monito che ha la voce suggestiva dell'arte.


Le superfici di alcuni elaborati non sono perfettamente liscie, viene da sentirle con la mano, hanno corrugamenti, vibrazioni come quelle di strumenti musicali a corda. Hanno una forza intrinseca, sono movimento. Tali piccoli monumenti di Roberta Bagli, che è persona estroversa, sono originati certamente nella densità del silenzio, nella solitudine feconda della concentrazione. E' bello conoscerli, lasciano una traccia piacevole nella memoria, istruttiva.
L'artista, seppure per brevi periodi, si avvale del linguaggio pittorico. 

Tra scultura e pittura non c'è soluzione di continuità. Le figure, soprattutto femminili, sono realizzate realisticamentte. Si tratta di volti o mezzibusti di giovani dagli occhi grandi, fissi, sguardi assenti, non vedono chi li guarda, sono pensosi.
Belle presenze: hanno una certa proprietà magnetica, sollecitano l'immaginazione. Si possono definire pitture a tutto tondo sospese nel tempo. Come d'altronde lo è tutto il creato.

                                                            Franco Ruinetti

lunedì 18 novembre 2024

giovedì 7 novembre 2024

Gli spilli di maneglia (speciale TRUMP !)

 

Eletto TRUMP nuovo Presidente Stati Uniti. 

Vedremo ora quale strada prenderà il Mondo....

Gli spilli di maneglia (624)

  

maratona notturna per un'alba con il ciuffo biondo di TRUMP !

lunedì 4 novembre 2024

Gli spilli di maneglia (623)

 

Astensionismo primo partito in Liguria ma, come sempre, conta solo chi va a votare.

lunedì 28 ottobre 2024

Gli spilli di maneglia (622)


I pensionati italiani si interrogano su cosa potranno fare con l'incredibile aumento pensionistico di ben 3 euro !

martedì 22 ottobre 2024

Agli archivi Fighille41 con un nuovo lusinghiero successo (by Marco Botti)

Il pordenonese Andrea Mazzoli e il cesenate Gianluca Bosello si aggiudicano la 41° edizione del Premio Nazionale di pittura “Fighille Arte”. Le premiazioni, presentate dal giornalista culturale Marco Botti, si sono svolte domenica 6 ottobre 2024 a Fighille di Citerna (PG), con un grande arcobaleno in cielo che faceva da indimenticabile coreografia. Ottantadue premi e sessanta premi speciali consegnati agli artisti dalle autorità locali e dagli organizzatori, di fronte a un folto pubblico che ha assistito fino alla fine alla lunga cerimonia.

Nella sezione “opere da studio” ha vinto Andrea Mazzoli, artista nato a Maniago (PN) nel 1964.

 

 
La sua opera intitolata “Ovomaltina”, realizzata con una distintiva tecnica mista, mostra “un linguaggio pittorico che è pura poesia. L’artista presenta un muro intriso di Storia e storie, in cui emergono oggetti quotidiani di un passato recente ma perduto. L’opera tocca le corde intime dell’osservatore, facendo evolvere la nostalgia in memoria”.     
 

 

Al secondo posto la teramana Morena Marini, terzi ex aequo il vicentino Giampietro Cavedon, il trentino Franco Chiarani e il fiorentino Paolo Fedeli

Nella sezione “extempore” si è imposto Gianluca Bosello, pittore nato a Cesena (FC) nel 1970. 

 

 

La sua opera “Nei ricordi si sente ancora il fischio del treno” raffigura la ex stazione di Sasso d’Anghiari, reliquia della Ferrovia dell'Appennino Centrale che collegava Arezzo a Fossato di Vico, attiva dal 1886 fino alla Seconda Guerra Mondiale, poi chiusa e smantellata a causa dei danni bellici. “La fermata di Sasso era quella di riferimento per gli abitanti di Fighille e l’artista ha saputo interpretare con rara vena poetica un dettaglio della facciata consunta dal tempo, impregnandola della luce e degli umori atmosferici autunnali”.   

 

 


Al secondo posto ex aequo la veronese Marina Basaglia, il mantovano Elio Carnevali e il vicentino Giuseppe Fochesato, terzi ex aequo il padovano Gilberto Sartori e il bresciano Alberto Zappa.


La pittrice aretina Laura Serafini è stata nominata artista dell’anno e ha ricevuto il premio “San Michele d’oro” grazie all’opera “Altróve n. 2”, che entrerà di diritto nella raccolta del Piccolomuseo di Fighille. 

 

 

Quella del 2024 è stata un’altra edizione record per Fighille Arte, con seicento opere in concorso, 498 da studio e 102 dipinte durante l’estemporanea, realizzate da artisti provenienti da tutte le regioni d’Italia, isole comprese. Questo è successo nell’anno in cui è stato recuperato e inaugurato Palazzo Tani, edificio che amplia l’offerta del Piccolomuseo, accogliendo opere di maestri che hanno fatto la storia della manifestazione, nell’anno in cui la Sala degli Ammassi del Comune di Citerna ha ospitato una selezione di “grandi classici” tratti dalla collezione permanente di Fighille Arte e nell’anno in cui nel Piccolomuseo, situato nella ex Dogana Pontificia che sorgeva nei pressi del limite con il Granducato di Toscana, è stata allestita la 75° mostra collettiva del Gruppo Labronico.


Il premio nazionale di pittura, organizzato dalla Pro Loco Fighille con il patrocinio del Comune di Citerna e il contributo di sponsor privati, ha trasformato per un intero weekend il piccolo centro al confine tra Toscana e Umbria in capitale dell’arte contemporanea dell’intera Valtiberina.

Edizione dopo edizione, accanto al numero crescente dei lavori, sta aumentando la qualità delle opere esposte. Questo aspetto certifica che gli artisti italiani guardano con sempre maggiore interesse a Fighille Arte e ambiscono a entrare nella collezione permanente del Piccolomuseo, scrigno nelle cui sale confluiscono sia le opere vincitrici del concorso, sia i gioielli pittorici donati da nomi illustri del panorama nazionale, facendo del polo artistico fighillese una realtà in continuo sviluppo e destinata a valorizzarsi nel tempo.


Atto finale dell’edizione 2024 sarà il consueto catalogo di prossima uscita, per l’occasione in versione “golden edition”, perché quello vissuto da Fighille Arte è stato un anno d’oro nel vero senso della parola

 


 

lunedì 14 ottobre 2024

lunedì 30 settembre 2024

Gli spilli di maneglia (619)


 

....è la settimana dell'arte a Fighille. Gli artisti giungono da ogni parte d'Italia per offrire il meglio della propria ispirazione !

sabato 28 settembre 2024

lunedì 23 settembre 2024

lunedì 9 settembre 2024

Gli spilli di maneglia (616)

          


....cresce l'attesa per Fighille41 e gli artisti sono al lavoro anche in vacanza! 

lunedì 2 settembre 2024

Gli spilli di maneglia (615)

 

       

....salutiamo l'arrivo di Settembre in pieno clima estivo....

lunedì 26 agosto 2024

Gli spilli di maneglia (614)

 

       

....ferie finite...o quasi. Da oggi il mondo inizia la ripartenza !!!

lunedì 5 agosto 2024

Gli spilli di maneglia (613)

       

....mentre si avvicina agosto e impazza l'estate non dimenticate di preparare le opere per Fighille41 !!!