Siamo ormai agli ultimi ritocchi in officina per i pannelli di acciaio corten della Via Crucis. L'installazione è prevista per lunedi' 2 aprile.
mercoledì 30 marzo 2011
In attesa del romanzo......

Il protagonista torna a Fighille, suo paese natale, dopo tanti anni passati negli Stati Uniti. Torna per rivedere la famiglia e gli amici di un tempo ma soprattutto per indagare su dei misteriosi omicidi che, durante quel caldo mese di luglio, hanno sconvolto la tranquilla quiete del luogo. Si troverà al centro di un'intricata indagine che lo porterà a muoversi negli angoli piu’ nascosti del paese e che avrà nel museo un inaspettato protagonista.
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lo scrittore Amos Cartabia |
martedì 29 marzo 2011
Finito !
Finito!
Cosi' ieri Amos ha telegraficamente scritto nella mail.
C'è la storia, c'è il titolo e forse la copertina.
Ovviamente ancora tutto è avvolto nel massimo segreto.
Vedremo di riuscire a carpire qualcosa.......
Ovviamente ancora tutto è avvolto nel massimo segreto.
Vedremo di riuscire a carpire qualcosa.......
Ora intanto inizia la fase di produzione che richiederà qualche tempo.........

lunedì 28 marzo 2011
Statistiche sul sito (marzo 2011)

I dati desumibili dal nuovo sistema di rilevazione statitico attivato da un mese, sono lusinghieri e sintomo che il blog suscita un interesse crescente.
In un mese (dal 26 febbraio al 26 marzo) i visitatori "unici" sono stati oltre 1600 e le pagine lette sono state circa 7000 !
venerdì 25 marzo 2011
Via Crucis - Dietro le quinte 8

Fervono i preparativi per l'inaugurazione del prossimo 10 aprile. Ieri sera fatta una prima prova generale per l'installazione delle opere all'interno della Chiesa di San Michele Arcangelo di Fighille ed il risultato è apparso ottimo. Ecco alcune foto di una prima ipotesi di distribuzione.
giovedì 24 marzo 2011
lunedì 21 marzo 2011
Maneglia al Museo
Nella lettera di trasmissione dell'opera al nostro museo, Enzo Maneglia ha scritto:
"la statua di Enzo Bearzot in polistirolo è stata donata al Museo di Fighille dall'autore perchè sia esposta al pubblico sportivo che lo ha tanto amato".
Assieme all'opera che, lo ricordiamo, è stata esposta in numerose mostre dell'umorismo d'arte nazionali ed internazionali ed è stata pubblicata in vari quotidiani nazionali e nel prestigioso settimanale "Guerin Sportivo", Maneglia ha donato anche la riproduzione fotografica (in foto B/N con firma autentica dell'autore) di due sue celebri sculture in polistirolo: il Sandro Pertini con cui ottenne il piu' alto riconoscimento alla Biennale Internazionale dell'Umorismo nell'Arte di Tolentino nel 1983 (oggi conservato presso il Museo dell'Umorismo di Tolentino) e il Federico Fellini oggi conservato presso il Museo della Fondazione Fellini di Rimini.
Tutto il materiale donato dall'autore sarà conservato all'interno del museo di Fighille in una apposita teca in corso di realizzazione.
Cogliamo l'occasione per ringraziarlo di nuovo, pubblicamente, per il grande onore che ha concesso al nostro "piccolo" museo.
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Sandro Pertini di Maneglia (foto firmata) |
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Federico Fellini di Maneglia (foto firmata) |
Via Crucis - Aggiornamento stazione XII (Bardeggia)

Abbiamo ricevuto ieri la doppia riproduzione su ceramica (tratta dal calco originale dell'artista) della dodicesima stazione che Bardeggia realizzo' per la Chiesa di San Benedetto a Cattolica. L'opera è in due esemplari in modo da poter essere conservata sia all'interno della Chiesa di San Michele Arcangelo in Fighille, sia lungo il percorso della Via Crucis.
venerdì 18 marzo 2011
Un passato che ritorna


Nei giorni scorsi abbiamo incontrato Amos Cartabia, di passaggio in Toscana presso l'amato Castello di Sorci. L'occasione è stata utile per aggiornarsi sul suo nuovo romanzo (che ricordiamo sarà ambientato a Fighille) e per carpire qualche altra anticipazione utile ad immaginare gli sviluppi dell'intricato giallo.
Il libro dovrebbe esser pronto per l'estate: il titolo e la copertina sono ancora in lavorazione ma cercheremo di avere qualche "file"....
Ecco intanto un minuscolo frammento tagliato, di nascosto, da sui appunti:
"Appena fuori portò la moglie a vedere, in aperta campagna, la Cappella dell’Apparizione sotto due splendidi pini marini e con alle spalle una distesa di campi e il confine virtuale tra Umbria e Toscana.
«Siamo molto credenti, parecchie processioni avvengono in questo luogo.»
La donna annuì guardando quella cappelletta isolata, con quella luce sempre accesa e con le immagini e le lettere di fedeli che erano passati, si erano fermati e avevano chiesto un qualcosa che i giovani non capivano più.
«Non sai quante volte siamo venuti fin quassù… quante serate seduti a fumare sigarette e parlare di ciò che avremmo fatto in futuro. Ricordo che passavano le ore senza che ce ne accorgessimo neppure, parlavamo e domandavamo al cielo che i nostri desideri potessero avverarsi.........."
giovedì 17 marzo 2011
Il Bearzot di Maneglia al piccolomuseo di Fighille
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Il Bearzot di Maneglia tratto dal “Guerin Sportivo” N. 25 del 1986 |
Come preannunciato negli scorsi giorni, celebriamo il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, con l'inserimento nella collezione del piccolomuseo di Fighille di un'opera di Enzo Maneglia dedicata ad una delle figure piu' amate degli ultimi decenni: ENZO BEARZOT, il Ct della nazionale campione del Mondo in Spagna nel 1982, colui che, assieme a Sandro Pertini, meglio di altri ha incarnato nell'immaginario collettivo l'unione degli italiani in un'unico popolo.

Tutto cio' grazie all'artista riminese ENZO MANEGLIA, maestro di satira ed umorismo, che ha voluto donare alla nostra collezione una dei suoi piu' celebri lavori in polistirolo degli anni '80: il busto di Enzo Bearzot. L'opera fu anche pubblicata nel Guerin Sportivo n.25 del 1986:


Maneglia realizzò negli anni 70-80 vari lavori in polistirolo fra cui i busti di SANDRO PERTINI, di JIMMY CARTER, di GIULIO ANDREOTTI, di GIORGIO LA MALFA e di FEDERICO FELLINI, oggi conservato presso il Museo Fellini di Rimini.
Per il nostro museo essere stati scelti come luogo per conservare uno dei suoi piu' cari lavori è un onore e lo ringraziamo di cuore !
Daremo ulteriori aggiornamenti piu' avanti.
Enzo Maneglia nel museo di Fighille


Un nuovo artista entra a far parte della galleria di autori del piccolomuseo di Fighille con una scultura in polistirolo su Enzo Bearzot. Si tratta di un maestro di satira ed umorismo: ENZO MANEGLIA.
Originario di Zonguldak nella lontana Turchia vive ormai da molti anni a Rimini. E' da sempre un disegnatore. Pubblicò le prime vignette sul giornale cagliaritano Pepe e sale, poi, dal 1956, sul Travaso di Guasta di cui ben presto diventerà collaboratore fisso per "meriti speciali": Maneglia aveva infatti ideato la "plastivignetta", una composizione plastica, scenografica, ambientata, in cui cercava di unire il reale all'artificiale. Gli valse la medaglia d'oro alle Olimpiadi dell'Umorismo di Parma, nel 1960.
Ormai affermato, Maneglia vide pubblicate le sue vignette anche su periodici come Calandrino, Bertoldo, Candido (il settimanale umoristico fondato nel 1945 da Giovanni Guareschi), e su numerosi quotidiani. Uno di questi, "L'avvenire d'Italia", pubblicò vignette e caricature di personaggi della politica e del mondo dello spettacolo.
Numerose e di successo le sue mostre personali (ricordiamo quelle di Tolentino e Pescara) e le partecipazioni a vari concorsi (Lanciano, Ancona, Pescara).
Oltre che come disegnatore diventa celebre per le sue riproduzioni in polistirolo. Cosi' ne parla Luigi Morgione:
Ormai affermato, Maneglia vide pubblicate le sue vignette anche su periodici come Calandrino, Bertoldo, Candido (il settimanale umoristico fondato nel 1945 da Giovanni Guareschi), e su numerosi quotidiani. Uno di questi, "L'avvenire d'Italia", pubblicò vignette e caricature di personaggi della politica e del mondo dello spettacolo.
Oltre che come disegnatore diventa celebre per le sue riproduzioni in polistirolo. Cosi' ne parla Luigi Morgione:
"....il suo spirito estroso diventa efficace e corrosivo nell'uso che fa del polistirolo per riprodurre i personaggi più importanti del nostro tempo.
Si tratta di una serie di busti che costituiscono una straordinaria galleria di passioni e di vanità. Qui la disposizione umoristica di Maneglia resta ugualmente estranea ad ogni cattiveria, ma la sua capacità di cogliere i momenti più individuanti dei nostri miti quotidiani è di una sottigliezza impareggiabile. Il materiale fragile e duttile sembra ancora in movimento, e i tagli e gli scarti comunicano vitalità ai minimi spazi.
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Andreotti plasmato nel polistirolo da Enzo Maneglia |
Cosicché alla fine ti accorgi che Maneglia è riuscito a rubare ai modelli la loro verità e a perfezionarla, ingigantendola senza deformarla: un gioco di mobilità e di ombre che prolunga la vita dei personaggi in una sfera d'arte nella quale non c'è posto più per le mistificazioni e l'uomo è solo con la sua umanità, ridicola o meschina ma sempre vicina alle sue normalità. Si vedano i busti di La Malfa e di Carter in particolare: la serietà un po' altezzosa del primo, l'aria disorientata e stupita da improvvisatore dell'altro restano evidenti all'occhio ma non hanno ne freddezza ne fissità, intenti come sono essi a continuare un discorso a una platea che li ha già giudicati."
Nella serie dei polistiroli è celebre il busto di Federico Fellini che fu donato direttamente al Maestro al Gran Hotel di Rimini il 25 settembre 1983 in occasione della presentazione del film “E la nave va” e che attualmente è conservato presso il Museo Fellini di Rimini.
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Il Fellini in polistirolo di Enzo Maneglia |
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Chiudiamo questa presentazione con questo breve passo tratto dal sito dell'autore:
"....La sua arma vincente, nel campo vasto dell’umorismo, è il rispetto. Il suo umorismo è sempre elegante, viene da dire leggero. Deriva dall’osservazione penetrante, non ha bisogno di stravolgere o capovolgere le situazioni, esso non è il famoso senso del contrario.
Emblematico il suo «Maestro d’orchestra», che è sul podio, nella postazione normale. La bacchetta lascia scritto nell’aria il proprio movimento e l’armonia si traduce nel filo di una matassa che si rompe, s’annoda, s’infrena. Considerando certe esecuzioni di Maneglia si può pensare che la verità sia povera senza la fantasia."
.....e con alcune vignette tratte dalla bella pubblicazione "Decalogo del Ciclista" edita dalla Provincia di Rimini, a cui si rimanda per approfondimenti:
.....e con alcune vignette tratte dalla bella pubblicazione "Decalogo del Ciclista" edita dalla Provincia di Rimini, a cui si rimanda per approfondimenti:
150 anni Unità d'Italia
La Pro Loco Fighille celebra la festa dell'Unità Nazionale con l'inserimento, nel suo piccolomuseo, di una scultura dell'importante artista riminese Enzo Maneglia raffigurante Enzo Bearzot, uomo che, a suo modo, ha saputo unire il popolo italiano in uno storico momento di esaltazione collettiva.
Ulteriori notizie sull'opera e sull'autore, oltre alle varie anticipazioni li potete trovare in queste pagine: 1 / 2 /3 / 4
martedì 15 marzo 2011
museo-News
sabato 12 marzo 2011
Enzo Bearzot e l'unità d'Italia

E' significativo che un'opera dedicata ad Enzo Bearzot entri a far parte della collezione del piccolomuseo di Fighille proprio nei giorni in cui si festeggiano i 150 anni dell'unità d'Italia.
Negli ultimi decenni, chi meglio delle figure di Enzo Bearzot e Sandro Pertini hanno incarnato nell'immaginario collettivo l'unione degli italiani in un'unico popolo ?
La nostra associazione è quindi felice di aderire in tal modo ai festeggiamenti per l'unità d'Italia e proprio per questo abbiamo deciso di svelare le notizie dettagliate sull'opera e sull'autore il prossimo 17 marzo, giorno di festa nazionale.

venerdì 11 marzo 2011
Enzo Bearzot e il piccolomuseo di Fighille
A pochi mesi dalla sua scomparsa, avvenuta il 21 dicembre 2010, il piccolomuseo di Fighille accoglierà presto al suo interno un'opera su Enzo Bearzot, il commissario tecnico della nazionale di calcio campione del Mondo in Spagna nel 1982, una delle figure piu' amate dagli italiani negli ultimi decenni.
Il suo ricordo sarà per sempre legato ai quei magici giorni di un caldo luglio spagnolo e alle emozioni che seppe regalare ad un'intera nazione.
Solo chi li ha vissuti puo' capire perchè quei momenti resteranno per sempre impressi nella memoria collettiva.
Fu un'ubriacatura di gioia talmente grande da essere irripetibile.
L'abbraccio di Bearzot con il presidente Pertini è l'immagine di quell'epoca e meglio di qualunque altra ne trasmette il ricordo.



La nostra associazione è quindi orgogliosa di poter accogliere all'interno del piccolomuseo di Fighille un'opera che ricordi "El Vecio” come veniva soprannominato quest'uomo d'altri tempi originario del Friuli.
Presto sveleremo i dettagli sull'opera e sull'autore, possiamo anticipare soltanto che si tratta di un grande artista riminese, maestro indiscusso di satira ed umorismo.
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